Giappone, approvati i vaccini auto-amplificanti

In Giappone è stato approvato il primo vaccino RNA auto-amplificante (sa-RNA) dopo vent'anni di ricerca mondiale. Questo farmaco, sviluppato da Arcturus Therapeutics e CSL, è destinato a difendere contro le patologie infettive e le neoplasie.

Giappone, approvati i vaccini auto-amplificanti

Dopo due decenni di intensa ricerca scientifica in tutto il mondo, un evento epocale ha sollevato speranze nel campo della medicina globale. La scorsa settimana, il Giappone ha dato il via libera al primo vaccino RNAauto-amplificante(sa-RNA), un farmaco innovativo che potrebbe rivoluzionare la prevenzione di molte patologie infettive e persino di alcuni tipi di neoplasie. Il vaccino, noto come ARCT-154, sviluppato da Arcturus Therapeutics in collaborazione con CSL, ha dimostrato risultati promettenti nei test clinici e si preannuncia come una risorsa fondamentale nel contrasto contro il Covid-19.

La sua peculiare capacità di auto-replicarsi e auto-amplificarsi all’interno delle cellule è il segreto del successo di questo vaccino sa-RNA, che lo rende un medicinale potenzialmente più efficace, con minori effetti collaterali e dosaggi ridotti rispetto ai vaccini a mRNA tradizionali. Secondo Nathaniel Wang, amministratore delegato e co-fondatore di Replicate Bioscience, “è incredibilmente valido sul campo“.

Wang prevede che la tecnologia sa-RNA sostituirà gradualmente l’mRNA convenzionale in numerosi contesti terapeutici grazie alla sua versatilità e potenziale rivoluzionario. La rivista Nature ha riportato la notizia, sottolineando il grande impatto di questa innovazione nel campo della medicina. La rivista Nature ha riportato la notizia, sottolineando la differenza sostanziale tra i vaccini sa-RNA e quelli a mRNA e tradizionali.

Mentre i vaccini a mRNA trasmettono informazioni specifiche alle cellule per la produzione di anticorpi contro un agente infettivo, i vaccini sa-RNA contengono geni che consentono loro di produrre direttamente anticorpi nelle cellule in modo autonomo e in quantità maggiori. Questo avviene attraverso la produzione ripetuta di RNA che codifica l’antigene all’interno delle cellule, creando un effetto terapeutico persistente.

Rispetto ai vaccini a mRNA, i sa-RNA richiedono dosi notevolmente minori, circa da un decimo a un sesto della quantità utilizzata nei vaccini a mRNA convenzionali. Ciò comporta vantaggi significativi, come minori costi di produzione e minori effetti collaterali, come dolori, febbri e brividi. Tuttavia, gli autori di Nature mettono in luce alcune sfide, come la maggiore complessità nella produzione a causa delle sequenze di RNA più lunghe e la possibilità di eccessiva stimolazione del sistema immunitario che potrebbe avere effetti indesiderati.

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