Il Covid-19 muta un’altra volta, creando nuovamente apprensione all’interno della comunità scientifica. Di queste ore è la notizia che a Marsiglia è stata individuata una nuova variante del Sars-CoV-2 denominata B.1.640.2. La mutazione è stata isolata presso l’Istituto Universitario del Mediterraneo, ed è stata ribattezzata con il nome “IHU”. Il centro è diretto dal professore Didier Raoult, persona molto controverso all’interno del mondo scientifico francese.
Da quanto si apprende la nuova variante è stata trovata per la prima volta in alcuni pazienti trovati positivi nella cittadina di Forcalquier, nella regione Alpi Alta Provenza, a cento chilometri da Marsiglia. Al momento non si sa quanto la variante “IHU” possa essere contagiosa o pericolosa, per questo ci sono in corso al momento degli studi. Gli scienziati hanno subito condiviso la nuova variante con il mondo scientifico all’interno del database Gisaid.
Le altre varianti
Il professor Didier Raoult è balzato agli onori della cronaca durante la pandemia di Covid-19 per aver promosso l’uso dell’idrossiclorochina nei pazienti affetti da Covid, rimedio medico che è stato fortemente sconsigliato dalle autorità sanitarie francesi e mondiali, come la stessa Organizzazione mondiale della Sanità.
I media francesi hanno voluto comunque rassicurare la popolazione, spiegando che la mutazione di un virus è un processo del tutto naturale e serve proprio al patogeno per poter sopravvivere. Dopo la variante Omicron, l’ultima scoperta, alla lunga lista delle mutazioni si aggiunge anche la “IHU”.
Attualmente sono diverse le varianti che vengono tenute sotto osservazione. Si parte da quelle considerate pericolose e forse in grado di bucare i vaccini, come la Delta e la Omicron, e quelle di interesse, come Lamda e Mu. C’è poi la variante inglese che viene considerata pericolosa e tenuta anch’essa sotto controllo. Nel frattempo le autorità internazionali invitano la popolazione a vaccinarsi contro il Covid-19, anche perchè fino a prova contraria i sieri attualmente in circolazione proteggono dalle forme gravi di malattia e dai sintomi più o meno forti che potrebbero causare le nuove varianti.