Doveva essere un’iniezione che doveva aiutare questo paziente ed invece, a causa di un errore del medico, gli effetti sono stati decisamente imbarazzanti.
È la storia di Andrea, 45 anni, che soffriva di disfunzione erettile da tempo. A febbraio l’uomo ha finalmente trovato il coraggio di rivolgersi ad un medico per risolvere questo problema. Gli specialisti a cui si è rivolto gli hanno prospettato una terapia, che doveva avere degli effetti quasi miracolosi per il suo problema.
Quando, però, l’uomo si è sottoposto alla terapia si è ritrovato a soffrire del problema opposto. L’organo genitale dell’uomo, infatti, è rimasto in erezione per ben trentasei ore consecutive. Il problema iniziale del priapismo era risolto, ma per l’uomo si è aperto un problema ancora più imbarazzante e fastidioso. Il disturbo, infatti, si è manifestato a fasi alterne per più di un mese causando all’uomo atroci dolori. Un vero incubo che ha portato l’uomo, finalmente guarito, a denunciare i medici.
Si tratta di due specialisti di urologia e andrologia di uno studio privato, professionisti stimati, che secondo il pm Attilio Pisani sarebbero colpevoli di “negligenza e imperizia per non avere correttamente e adeguatamente informato il degente che il trattamento avrebbe potuto indurre un’erezione prolungata e dolorosa”.
La sostanza iniettata al paziente è la prostaglandina E1, che però può portare questi effetti collaterali, di cui Andrea non era stato informato. Subito dopo la somministrazione il paziente ha prontamente contattato lo specialista, che però avrebbe minimizzato il problema dell’uomo. Dopo ben 36 ore di dolori atroci l’uomo decide di recarsi al pronto soccorso, dove i medici di turno gli hanno diagnosticato delle lesioni guaribili in un mese.
Un caso che ha davvero dell’incredibile e che ha ampliato ancora di più l’imbarazzo di questo uomo di fronte al suo problema, che già di per sé non lo faceva sentire a suo agio, e soprattutto gli ha creato fastidi e dolori lancinanti.