Epidemie urbane: analizzare i dati degli smartphone per tracciarle e monitorarle

Uno dei modi migliori per monitorare l'evoluzione dei virus ed il modo in cui si diffondono è quello di studiare i dati che possiamo ottenere dagli smartphone. Ciò è stato dimostrato da uno studio dell'EFPL di Losanna e del MIT.

Epidemie urbane: analizzare i dati degli smartphone per tracciarle e monitorarle

Muoversi in città contribuisce anche alla diffusione di malattie trasmesse dai virus, come la malaria e la dengue per esempio, ed il modo migliore per monitorare l’andamento dell’epidemia e quindi pianificare gli interventi da prendere al riguardo, è quello di utilizzare gli smartphone a nostro vantaggio come utili strumenti di ricerca scientifica.

La ricerca in questione, il cui primo autore è l’italiano Emanuele Massaro, ha analizzato i dati delle epidemie di dengue a Singapore nel 2013 e 2014 ed ha dimostrato che anche bassi livelli di mobilità urbana hanno causato un’espansione di tale epidemia. Alcuni fattori che possono determinare la diffusione dei virus sopracitati sono l’urbanizzazione, la mobilità, la globalizzazione ed i cambiamenti climatici in atto già da diversi anni.

Gli scienziati stanno studiando come innescare dei cambiamenti nelle regioni interessate, i quali portano come risultato alla proliferazione inesorabile dei vettori. Per determinare il modo migliore per analizzare l’andamento delle epidemie urbane, sono stati confrontati quattro metodi: uno basato su dati di telefonia mobile ottenuti da operatori privati, determinando i movimenti che inducono alla potenziale diffusione di virus attraverso chiamate e messaggi, uno basato su dati pervenuti dal censimento annuale, uno che ipotizza movimenti casuali della popolazione ed infine uno puramente teorico.

I primi due metodi si sono dimostrati efficaci nel prevedere la distribuzione spaziale di una potenziale epidemia, ma solo il primo – sottolinea Massaro – può essere efficace nel fronteggiare delle emergenze realistiche. Infatti, in una situazione tale, avere dei dati accurati in merito alla localizzazione dei soggetti interessati attraverso gli smartphone può risultare un fattore critico. Tuttavia, nel portare avanti questo metodo ci possono essere delle limitazioni dovute alle politiche sulla protezione della privacy.

Secondo il ricercatore italiano, Emanuele Massaro, ci sarà bisogno di dover stabilire le dovute leggi a riguardo, cercando da una parte di tutelare la privacy dei cittadini interessati e dall’altra studiare in modo efficace la diffusione delle epidemie all’interno di grandi metropoli urbane, come può essere quella di Singapore, città presa in considerazione da Massaro.

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