Epatite C: cure gratis dal 2016

Il Ministro della Salute ha ribadito che entro il 2016 si cercherà di garantire cure gratis per i malati di epatite C, dal momento che i costi per curare questa malattia sono ad oggi piuttosto alti

Epatite C: cure gratis dal 2016

L’epatite C è una malattia del fegato, scoperta negli anni ’80, causata dal virus dell’epatite C (HCV), il quale può essere trasmesso sessualmente o per contatto con sangue o liquidi del corpo. Il virus può causare importanti malattie al fegato, tra cui la cirrosi (quando il fegato diventa fibroso e pieno di piccoli noduli che ne compromettono la funzionalità) e il cancro; nei casi più gravi, il trapianto dell’organo rappresenta l’unica soluzione possibile. L’epatite C è alta soprattutto in alcuni Stati dell’Africa e dell’Asia.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che presto, entro il 2016, le cure per l’epatite C diventeranno gratis. A oggi un ciclo di cure completo con il Sovaldi garantisce una guarigione completa nel 90% dei casi in 12-24 settimane, ma il problema principale sta nel costo che i pazienti devono sostenere: negli Stati Uniti, ad esempio, costa infatti ben 84 mila dollari per ogni trattamento di tre mesi.

Per fortuna però, a differenza dell’HIV, il virus dell’epatite C non crea riserve latenti nell’organismo infettato che richiedono l’utilizzo di farmaci per tutta la vita. Bisogna inoltre ricordare che gli effetti collaterali di queste nuove cure rispetto alle cure precedenti a base di interferone sono minori e con un maggior grado di efficacia.

Il ministro dice: “Sul fronte delle nuove, e costosissime, cure per debellare l’epatite C, stiamo lavorando per assicurarle gratis a chi è affetto da questa grave malattia. Il sistema sanitario dovrebbe farsene carico, ma in questo momento si sta ancora trattando sul prezzo. Ci sono un milione e mezzo di persone in Italia con l’epatite C, altre sono infette. Per il 2016 dovremo risolvere il problema. Abbiamo trattative in corso, ma il problema è europeo. Lo ha sollevato la Francia, chiedendo un tavolo europeo per poter affrontare i costi. Come noi, ci stanno lavorando tutti i paesi europei e anche gli Stati Uniti”.

Come dichiarato dal direttore generale dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), si chiederà nel frattempo, un allargamento del numero di pazienti che hanno diritto al Sofosbuvir, il farmaco per l’epatite C la cui contrattazione è stata rinviata a fine settembre, per uso compassionevole.

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