Endometriosi ed enzima telomerasi: il nesso

L’endometriosi è una malattia che colpisce 88 milioni di donne al mondo, la maggior parte in età fertile (15%) e solo il 4% delle donne in menopausa. L'Università di Liverpool vede gli scienziati impegnati a capire cosa si cela dietro l'endometriosi.

Endometriosi ed enzima telomerasi: il nesso

Le scoperte riguardo la causa sono state pubblicate nella rivista Human Reproduction e chiarite dal dott. Dharani Hapangama che spiega le cause e i sintomi della malattia: si presenta quando le cellule della parete interna dell’utero crescono al suo esterno; durante il ciclo mestruale di una donna queste cellule endometriali possono raggiungere la cavità addominale e se dovessero continuare a vivere si impianterebbero nella pelvi causando forti dolori e, nei casi gravi, anche infertilità.

All’interno della parete dell’utero si trova l’enzima telomarasi che controlla i telomeri, che assicurano che le due estremità dei cromosomi rimangano intatte durante la divisione cellulare. Il telomerasi viene rilasciato dalle cellule della parete dell’utero all’inizio e verso la fine del ciclo mestruale delle donne che soffrono di questa malattia. Questo enzima è contenuto anche nelle cellule cancerose e sembra replicare sequenze di DNA durante la divisione cellulare nei cromosomi.

Il team di esperti ha scoperto che la lunghezza dei telomeri è maggiore nelle donne affette da endometriosi in quanto, durante le mestruazioni, i telomeri normalmente si accorciano ad ogni ciclo di divisione cellulare fino a raggiungere una lunghezza oltre la quale non possono più dividersi. Può accadere che l’enzima estenda la lunghezza del telomero facendo in modo che possa continuare a dividersi: questo fenomeno può accadere nelle cellule spermali e ovariche, ma normalmente non nelle cellule che formano gli organi del corpo.

Le donne affette da endometriosi presentano delle cellule che continueranno a dividersi sia all’inizio che alla fine del ciclo mestruale e perderanno così l’obiettivo di sostenere lo stabilirsi di una gravidanza. La parete uterina sembrerebbe non consentire facilmente l’instaurarsi di una gravidanza e le cellule versate in questo stadio del ciclo mestruale potrebbero essere capaci di impiantarsi e vivere all’esterno dell’utero causando forti dolori nella regione pelvica o addominale.

È proprio in questa regione dell’addome che di solito si instaura il disturbo; nel 50% dei casi sono coinvolte le ovaie e la malattia è responsabile della metà dei casi di infertilità.

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