Ecco quali sono le prestazioni che lo Stato non pagherà più

A breve, con l'intento di ridurre i costi della sanità, tutta una serie di prestazioni sanitarie considerate "inappropriate" non saranno pagate più dallo Stato ma direttamente dai cittadini.

Ecco quali sono le prestazioni che lo Stato non pagherà più

Il Ministero della Salute, con l’intento di ridurre i costi della sanità, ha da pochi giorni preparato una bozza delle circa 180 prestazioni sanitarie, soprattutto diagnostiche, che lo Stato non pagherà più e che dunque saranno totalmente a carico del cittadino perché considerati “non appropriati”, o per meglio dire, maggiormente esposti ad un uso scorretto (prestazioni che non sono strettamente necessarie). I tagli alla Sanità per il 2015 sono 2,3 miliardi.

La lista dettagliata sarà contenuta nel decreto che il Ministero della Salute dovrà adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto sugli enti locali del Parlamento. Tra l’altro, il decreto legge in questione prevede che l’eventuale prescrizione non appropriata possa essere contestata al medico che potrà essere così sanzionato.

Questa novità avrà delle forti ripercussioni non solo sui cittadini ma anche sul lavoro dei medici e in particolare sulle regole che i medici dovranno seguire nel prescrivere esami o visite.

Il ministro Beatrice Lorenzin ha però precisato che le misure saranno “condivise con i medici” e i sindacati di categoria. La Lorenzin ha inoltre dichiarato: “È l’inizio di un percorso. Il secondo passo sarà una legge sulla medicina difensiva che prende avvio da un dossier consegnato alla commissione Affari sociali della Camera”.

Sono previsti tagli per quanto riguarda i test genetici, solitamente molto costosi; non sarà infatti più possibile prescrivere questi test per fini di ricerca o una generica mappatura. Per quanto riguarda invece l’allergologia, alcuni esami allergologici e i vaccini potranno essere prescritti solo successivamente ad una visita allergologica specialistica. Relativamente agli esami di laboratorio, si è ritenuto che, se non sussistono fattori di rischio quali familiarità, obesità, ipertensione, diabete, cardiopatie, il colesterolo e i trigliceridi siano ripetuti ogni 3 anni. Infine, per quanto riguarda Tac e Rmn il provvedimento del Parlamento si è focalizzato su Tac e Rmn degli arti e la Rmn della colonna con mezzo di contrasto. 

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