Potrebbe sembrare solo un luogo comune, ma ora la scienza ci dimostra che non è più così, non è più solo una credenza popolare, ma una certezza vera e concreta. Di cosa stiamo parlando? Del fatto che le donne possano vivere più a lungo rispetto agli uomini.
Fino a circa 200 anni fa, però, non era così, ovvero le donne avevano una vita media molto inferiore rispetto a quella degli uomini. Questo perchè era più facile che le donne morissero di malattie durante il parto o complicanze da parto che non erano ancora conosciute e quindi non ancora guaribili. Con il miglioramento delle condizioni igieniche e delle pratiche sanitarie, la situazione si è ribaltata.
A dimostrarlo è uno studio condotto dai ricercatori della Southern California University, alla guida di Eileen M. Crimmins e pubblicato poi sul “Proceedings of the National Academy of Sciences”. Lo studio ha preso in considerazione più di 1700 persone nate nelle nazioni sviluppate in un arco di tempo che va dal 1800 al 1935 e esaminato i dati di mortalità e le relative cause. Ricordiamo che stiamo parlando di un’epoca storica in cui il campo della medicina era in continua evoluzione e godeva di numerose ricerche e studi per sviluppare sempre nuove metodiche di cura e prevenzione delle malattie allora conosciute.
Secondo quanto riporta lo studio condotto da Crimmins ed i suoi colleghi, circa il 30% delle cause di morte sono correlate a patologie cardiovascolari e, più in generale a patologie dovute in gran parte al fumo. Dal momento in cui nell’epoca storica condotta l’indagine era per lo più il genere maschile e far uso di tabacco, ecco spiegata una delle motivazioni che porta il sesso forte ad essere meno longevo della donna.
Per quanto riguarda l’Italia, stando ad una ricerca condotta nel 2014, la vita media dell’uomo è esattamente di 79.4 anni, contro 84.82 delle donne.