La maggior parte delle donne conosce bene questi sintomi: irritabilità, voglie e fatica, cioè i fastidiosi effetti che precedono l’arrivo del ciclo mestruale. Anche se molte hanno ormai accettato quello che sembrava essere l’inevitabile sofferenza di ogni mese, e lo affrontano con un arsenale di antidolorifici, borse dell’acqua calda e cioccolato, una dottoressa afferma ora che i sintomi della cosiddetta Sindrome Premestruale possono essere eliminati per sempre con pochi semplici passi.
“I sintomi premestruali, come l’irritabilità o le voglie, sono molto comuni, ma non sono normali,” spiega la dottoressa Lara Briden, un medico neuropata con quasi 20 anni di esperienza nella salute delle donne. La dottoressa racconta di un caso, una paziente che soffriva di Sindrome Premestruale che ha aiutato cambiando le sue abitudini alimentari.
“Julie, una donna di 34 anni sposata con due figli, era una persona energetica, ma nei cinque giorni precedenti all’arrivo del ciclo cambiava completamente, iniziava a sentirsi affaticata, con mal di testa, e rispondeva male al marito ed ai figli,” spiega la dottoressa. “Ho ordinato gli esami del sangue, ma sono tornati normali. Alcuni dottori consigliano la pillola a questo punto, ma io ho cercato un’altra soluzione.”
La dottoressa ha suggerito alla paziente di smettere di mangiare dolci e cibi fritti, e le ha fatto prendere supplementi nutrizionali come magnesio e vitamina B6. Fin dal primo mese, la paziente ha notato un cambiamento drastico. “Sono rimasta sorpresa quando ho avuto il ciclo, non l’ho neanche sentito arrivare.”
La dottoressa spiega che la Sindrome Premestruale non è causata dagli ormoni alti, per questo chi ne soffre non ha livelli di ormoni alti. “La Sindrome Premestruale è causata dal calo di ormoni, che è inevitabile alla fine del ciclo mestruale, e alla risposta individuale a questo calo,” spiega Lara. “I recettori di ormoni traducono i messaggi ormonali in effetti fisici. Quando sono sani, sono flessibili e reagiscono bene all’aumento o calo dei livelli di ormoni,” spiega la dottoressa, aggiungendo che quando non sono sani non riescono ad adattarsi ai cambiamenti ormonali, causando la sindrome premestruale.
“Fortunatamente sappiamo cosa danneggia i recettori ormonali: l’infiammazione cronica,” dice la Briden, che suggerisce quindi alle pazienti una dieta povera di cibi ricchi di zuccheri, come dessert o bevande dolci, e cibi fritti. Anche i succhi di frutta sono da evitare, mentre la frutta è permessa.
I cibi che riducono attivamente l’infiammazione sono infatti frutti e vegetali, specialmente quelli ricchi di colore come le bacche, gli spinaci ed i cavoli. Questo perché forniscono nutrienti essenziali come l’acido folico ed il magnesio, oltre a fornire i fitonutrienti.