Secondo quanto rivelato da uno studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche ( Ifc-Cnr) di Pisa, la cannabis continua ad essere la sostanza illegale più utilizzata dagli adolescenti. In questa terribile classifica seguono anche la cocaina e le droghe sintetiche, ma soprattutto si assiste al ritorno dell’eroina, nuovamente di moda tra i teenager.
Lo studio, inoltre, fa emergere anche un altro particolare estremamente inquietante, secondo il quale sempre più di frequente i giovani si improvvisano “alchimisti” in fatto di droghe, tendendo quindi a mescolare tra loro varie sostanze, ignari dei rischi che potrebbero correre e le varie interazioni che potrebbero sviluppare questi miscugli.
“Tre studenti su quattro hanno fatto, almeno una volta nella vita, uso di droghe e/o abuso di alcol, psicofarmaci o gioco d’azzardo”, spiega Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr. “Fra questi, il 17% ha già un comportamento a rischio di dipendenza: una quota in crescita. Ma a destare preoccupazione non è solo l’incremento, bensì anche la tendenza a improvvisarsi ‘alchimisti’, mescolando sostanze e principi psicoattivi con effetti sconosciuti”. Sono circa 580 mila gli adolescenti che l’hanno ingerita almeno una volta, ma fra questi circa 75 mila la assume con regolarità. In 65 mila usano cocaina, tra cui 20 mila con regolarità. Riguadagna terreno anche l’eroina con 28 mila utilizzatori, di cui 16.000 la utilizzano molto do frequente. È proprio tra questi ultimi, che si registra il dato più preoccupante, dal momento che i numeri sono notevolmente aumentati rispetto all’anno successivo.
Novità nel consumo delle droghe da parte dei ragazzi, anche, la loro facilità di reperimento online. In 27 mila, infatti, hanno fatto uso delle cosiddette smart-drugs, commercializzate come prodotti naturali ma che invece contengono al loro interno delle sostanze con effetti del tutto simili alle sostanze psicoattive illecite.
Unica nota positiva dello studio, la diminuzione dei giovani che rimangono vittima del gioco d’azzardo. “Dopo un andamento di crescita fino al 2008, negli ultimi 5 anni si è registrato un calo di interesse, segno che – conclude Molinaro – campagne informative e interventi di prevenzione hanno sortito i loro effetti”.
Oltre alle droghe, resta molto preoccupante anche il numero di giovani, che sempre più spesso si avvicina all’alcol puro.