Dormite poco? La colpa dei risvegli precoci sono dovuti ad un gene

Ricercatori americani e un italiano hanno individuato la mutazione di un gene che anticipa il risveglio a 2 ore prima del normale. Un orgoglio nazionale per una scoperta importante nel settore dei disturbi del sonno.

Dormite poco? La colpa dei risvegli precoci sono dovuti ad un gene

Quante volte vi siete svegliati troppo presto maledicendo l’ultimo caffè o la peperonata? In realtà la responsabilità della mancanza di sonno è da assegnare ad un gene. Si tratta del gene Adrb1, o meglio, di una sua mutazione identificata da un team di ricercatori dell’Università della California a San Francisco.

E’ stato analizzato, in modo particolare, un intero nucleo familiare che dorme meno ore della media nazionale. Una scoperta che porterà a sviluppare nuovi medoti per allungare il sonno migliorando la qualità della vita.

Team dei ricercatori: spicca un medico italiano

Tra gli scienziati che hanno partecipato all’importante scoperta compare un nome italiano, si tratta di Gaetano Coppola che oggi fa parte del dipartimento di neurologia dell’ateneo statunitense ma proveniente dall’Università Federico II di Napoli

La scoperta del gene responsabile della carenza di sonno è dovuta alla conclusione raggiunta dai neurologi in seguito ad esperimenti eseguite sulle cavie portatrici della mutazione del gene. Gli scienziati hanno notato che i topi dormivano almeno un’ora in meno rispetto agli animali normali, gli essere umani invece dormono 2 ore meno del solito se hanno il gene incriminato.

Risveglio precoce: colpa di una mutazione genetica

Analisi più approfondite mostrano che il gene era presente in altra concentrazione nel ponte dorsale ovvero l’area del tronco del cervello interessata nelle funzioni respiratorie, la mobilità degli occhi e il sonno. Dai dati raccolti dai ricercatori si evince come i neuroni Adrb1 regolari presenti in questa in questa zona risultano attivi nelle ore di veglia e nei momenti di sonno Rem.

I neuroni modificati invece sono più attivi durante il sonno portanto ad avere un risveglio precoce impedendo quindi di dormire le ore necessarie ad ottenre un buon riposo. Questa scoperta fornisce molte risposte a chi ha provato qualunque cura, naturale o meno, contro l’insonnia. La pubblicazione della ricerca è avvenuta su Neuron, magazine scientifico.

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