Il sonno, si sa per esperienza personale, rigenera la persona, a confermarlo c’è anche uno studio di un gruppo di scienziati americani secondo i quali dormire a sufficienza allontana stati d’ansia, cattivi pensieri e depressioni di ogni genere.
Secondo uno studio effettuato dalla Binghamton University, negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista “Behaviour Therapy and Experimental Psychiatry“, le persone che fanno fatica a dormire o che solitamente dormono meno di 8 ore la notte, sono le stesse che nelle situazioni della vita fanno più fatica a superare momenti di depressione e pensieri negativi, contrariamente a ciò che accede in chi dorme a sufficienza.
La ricerca ha coinvolto 52 persone adulte che riferivano di avere spesso “pensieri negativi ripetuti“, come possono essere i pensieri ossessivi che causano nella persona stati di tristezza, di ansia e di angoscia. Gli studiosi hanno prima analizzato i modelli di sonno, quindi hanno sottoposto le persone scelte per l’esperimento alla visione di immagini capaci di provocare risposte emotive forti.
Gli studiosi si sono accorti, misurando i movimenti oculari, che dormire poco porta a fermare lo sguardo per più tempo del previsto nelle immagini che suscitano emozioni negative; inoltre, le persone sottoposte al test hanno fatto fatica a staccarsi dai pensieri negativi suscitati dalle immagini, creando così un circolo vizioso che provoca loro l’insonnia.
Diventa vero così il proverbio che dice: “Chi ha ad aver bene, dormendo gli viene”. Ma non tutti possono permettersi di dormire quanto vorrebbero la conferma viene da un altro proverbio italiano che dice: “Chi dorme quanto può, non dorme quanto vuole“, in quel “chi” riconosciamo tante persone che fanno i turni di notte, le mamme che dopo una giornata di lavoro devono accudire la casa o vegliare sui figli, i giovani che si preparano agli esami, e così via convinti che “Chi dorme non piglia pesci“.