“Analgesici? No grazie, ho lo smartphone”. Potrebbe essere questo lo slogan della nuova ricerca made in Nord America, che ha rilevato come il mandare sms dopo un’operazione chirurgica possa aiutare a ridurre drasticamente la percezione del dolore. Le stime parlano di una riduzione che può arrivare fino all’80%: un dato strabiliante, che ci ribadisce una volta di più quanto il dolore, come si suol dire, “sia tutto nella nostra testa”. Ad evidenziare questo dato è stata una ricerca condotta dagli scienziati del LaSalle Hospital di Montreal, in collaborazione con la Cornwell University di New York.
Lo studio in questione è stato effettuato su 98 volontari selezionati tra pazienti che avevano subito un intervento chirurgico in anestesia locale, ed è stato successivamente pubblicato sulla rivista scientifica “Pain Medicine”. I pazienti appena operati sono stati suddivisi in quattro gruppi differenti, allo scopo di monitorare come diverse attività facenti oramai parte della quotidianità della maggior parte delle persone, potessero aiutare a sopportare meglio il dolore.
Pertanto ad un gruppo è stato chiesto di giocare via smartphone al famoso gioco Angry Birds, mentre ad un secondo gruppo è stato chiesto di spedire un sms ad un amico o ad un familiare; il terzo ed il quarto gruppo avevano invece le seguenti disposizioni, rispettivamente: spedire un sms ad uno deri ricercatori coinvolti nello studio (pertanto ad uno sconosciuto), e non fare nulla di particolare. I risultati sono stati chiari: le persone non munite di telefono cellulare, sono state quelle che hanno dimostrato una minore resistenza al dolore.
Questi ultimi hanno fatto registrare quasi il doppio delle richieste di antidolorifici rispetto a chi aveva giocato ad Angry Birds, ed oltre quattro volte rispetto a chi aveva mandato sms ad un proprio conoscente. Sorprendentemente, quelli che hanno evidenziato una maggiore resistenza al dolore sono stati proprio coloro che avevano il compito di scrivere ad uno sconosciuto, ed in particolare coloro che hanno scritto messaggi dai quali trasparivano emozioni positive.