Il divorzio fa male al cuore. Beh questo è scontato come molti di voi penseranno, si tratta sempre di una perdita, un distacco che provoca dolore psicologico e fisico, soprattutto fisico. Difatti, secondo recenti studi statunitensi al dolore legato prettamente ai sentimenti si affianca, e spesso incombe, il pericolo di infarto: il rischio è di gran lunga peggiore nelle donne (si parla del 77% su oltre 15800 individui!). Un aumento paragonabile a quello dei rischi legati alla pressione alta o al diabete, ormai fattori noti. Dalle ricerche è emerso come la probabilità di arresto cardiaco sia più riscontrabile nei “divorziati seriali”, ovvero di tutti coloro che hanno alle proprie spalle un numero considerevole di divorzi. Inoltre, gli uomini che si riposano riescono a respingere l’attacco mentre le donne ricevono benefici minimi dai nuovi matrimoni.
Gli studiosi considerano lo stress del divorzio nocivo poiché è proprio questo che causa i malori cardiaci. Durante gli studi avvenuti tra il 1992 e il 2010 si è notato che le donne sono più propense a questi malori rispetto agli uomini, come detto precedentemente, e una delle ricercatrici afferma che “la cosa più interessante emersa dal lavoro è proprio il fatto che mentre alla donna risposarsi serve a poco, all’uomo basta un nuovo matrimonio per cancellare l’extra-rischio cuore associato al divorzio. Fra di noi ci abbiamo anche scherzato un po’. E’ come dire che al maschio è sufficiente avere di fianco una donna che lo guidi, chiunque sia. Per noi femmine, invece, l’effetto protettivo vale soltanto per il primo matrimonio”.
Bisogna ora capire quali siano i fattori che collegano il divorzio agli attacchi di cuore.
Ebbene, secondo alcuni studiosi dopo il divorzio c’è un netto cambiamento nello stile di vita dei soggetti interessati (ad esempio un reddito inferiore, un mutuo da portare avanti autonomamente, figli da allevare senza l’aiuto del partner, ecc): questo induce ad un elevato stress psicologico che influenza in maniera negativa le varie difese immunitarie del corpo umano, aumentando la produzione e l’infiammazione degli ormoni che vanno ad ostruire vasi sanguigni e arterie.
Per la British Heart Foundation prima di inserire il divorzio nella lista di fattori “classici” di rischio cardiovascolari (come obesità, fumo, diabete), bisogna necessariamente fare ulteriori ricerche che vadano a chiarire il rapporto tra un amore finito e l’insufficienza cardiaca.