Dispositivo identifica i noduli al seno senza radiazioni: iBreastExam

Ideato un nuovo dispositivo per identificare i noduli al seno e fare una pre-diagnosi di tumore al seno. Il dispositivo si chiama iBreastExam, è economico, indolore e non prevede l’utilizzo di raggi X.

Dispositivo identifica i noduli al seno senza radiazioni: iBreastExam

Il tumore al seno è la tipologia di tumore con più incidenza nella popolazione femminile. In Italia, 50.500 donne nel 2017 si sono ammalate di tumore al seno.

Ad oggi uno degli strumenti diagnostici più utilizzati per identificare il tumore al seno è la mammografia. Le donne oltre i 50 anni dovrebbero sottoporsi periodicamente (ogni anno o due anni, a seconda dei fattori di rischio) a questo tipo di esame. La mammografia è una radiografia, in cui si comprime il seno tra due lastre, e che perciò viene effettuata attraverso una bassa dose di raggi X. Proprio l’utilizzo, seppur basso, di raggi X ha portato gli esperti alla continua ricerca di altri test di screening.

Cos’è l’iBreastExam e come si esegue lo screening

Mihir Shah e Matthew Campisi, due ingegneri biomedici, hanno ideato un dispositivo in ceramica palmare e wireless, chiamato iBreastExam, in grado di identificare in appena cinque minuti i noduli al seno non palpabili, senza radiazioni e dolore.

Il dispositivo, già testato su alcune pazienti in Messico, Nepal, Myanmar, Indonesia, Oman e Botswana, ha dimostrato un’elevata sensibilità, confermata nei casi sospetti da esiti successivi ottenuti attraverso ecografia, mammografia e biopsia. A riportare i risultati dei primi trial clinici è il “World Journal of Surgical Oncology”.

L’iBreastExam ha dei costi minimi, tra uno e cinque dollari. Per questo, gli esperti stanno pensando di utilizzarlo come una sorta di pre-screening, a cui le pazienti possono sottoporsi direttamente dal proprio medico di base durante un controllo di routine.

L’esame viene eseguito attraverso un’app. Se sulla app si accende la luce verde il tessuto mammario è considerato sano; la spia rossa indica invece la necessità di sottoporsi ad altri accertamenti presso uno specialista. I risultati possono essere anche conservati nell’app, in modo tale da poterli consultare quando serve e confrontare i nuovi test nel tempo con controlli precedenti o successivi. 

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