Dipendenza dalla tecnologia? Ecco alcuni consigli per disintossicarsi

Dagli esperti viene definita Internet Addiction Disorder, ed è la patologia del nuovo millennio. Secondo David Cox "l'utilizzo smodato della tecnologia avrà serie conseguenze cerebrali"

Dipendenza dalla tecnologia? Ecco alcuni consigli per disintossicarsi

1) Avere “tramonti elettronici”, ovvero smettere di usare la tecnologia almeno un’ora prima di andare a letto;
2) Leggere libri, non e-book;
3) Tenere l’orologio lontano durante la notte e non usare il telefono come sveglia;
4) Ri-energizzarsi: dopo essersi alzati, fare colazione entro la prima mezz’ora e prima di bere bevande a base di caffeina;
5) Idratarsi: bere almeno due litri d’acqua al giorno.

Sono questi i consigli della clinica Nightingale Hospital, a Londra, per combattere la cosiddetta cyber-dipendenza, la patologia più comune nell’area industrializzata del mondo. Nerina Ramlakhan, membro della squadra che studia tale patologia, afferma: “Quel che molti dei miei pazienti hanno in comune è il fatto di essere sempre davanti allo schermo: anche la notte, quando cercano di dormire. La presenza del computer è totalmente pervasiva”. Crisi epilettiche, stanchezza anche appena svegli, attacchi d’ansia, sono solo alcune delle conseguenze di una esposizione a pc, tablet, smartphone e tutti gli apparecchi di ultima generazione.

Una vera e propria dipendenza che, in alcuni casi, porta il paziente a trascorrere anche 18 ore al giorno davanti ad uno schermo. Secondo David Cox, medico esperto di questa patologia, “non è possibile dedicare a un’attività tutto questo tempo e non avere conseguenze a livello cerebrale. Siamo stressati perché la nostra mente non è abituata a fare quello che gli chiediamo di fare. Contemporaneamente, però, il nostro cervello è molto bravo ad adattarsi e continuerà a farlo”.

Nemmeno a dirlo, sono comunque i bambini ad avere le conseguenze peggiori, con problemi di diminuzione della memoria e incapacità a sviluppare la parte del cervello dedicata alla concentrazione. Il consiglio degli esperti? Passare al massimo 2 ore al giorno davanti ad uno schermo: impossibile, al giorno d’oggi, dove ogni nucleo familiare possiede, secondo un’indagine del Technomic Index di Samsung, addirittura 16 dispositivi elettronici. Invece il problema degli adulti, non ‘nativi digitali’, secondo la dottoressa Ramlakhan è ancora legato alla novità della tecnologia di ultima generazione: tra i disturbi più presenti, competitività e aggressività.

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