Detersivi e saponi nocivi, l’Unione Europea mette al bando gli Edc

Edc messi al bando dall'Unione Europea: da adesso i prodotti per la pulizia dovranno esserne privi. Ecco dunque tutti i dettagli sulla nuova normativa europea.

Detersivi e saponi nocivi, l’Unione Europea mette al bando gli Edc

Gli Edc (Endocrine disrupting chemicals) sono sostanze nocive che possono trovarsi all’interno di detersivi, spary per le zanzare e anche saponi per le mani. Gli effetti di queste sostanze sull’organismo umano non sono da sottovalutare: essi possono infatti provocare diabete, obesità e malattie cardiovascolari.

La Commissione europea ha deciso dunque di porre fine al loro utilizzo a partire dallo scorso 7 giugno. I nuovi biocidi immessi sul mercato non dovranno infatti più contenere gli Edc. Il regolamento che ha messo al bando quest’ultimi è stato appunto presentato dall’Unione Europea ed è il numero 2017/2100.

Nuovi criteri adottati

La Commissione Europea ha stabilito dei nuovi criteri sulle particelle chimiche che possono essere inserite all’interno dei prodotti per la pulizia. Le sostanze contenute nei biocidi non devono interferire con il sistema endocrino. Per biocidi si intendono detergenti liquidi, insetticidi, disinfettanti, ammorbidenti, fungicidi ecc. Tutte le aziende che commercializzano prodotti che rientrano nella categoria sopra citata, dovranno per forza di cose attenersi alle nuove linee guida. L’Echa (Agenzia Europea delle sostanze chimiche) provvederà a verificare che tutti i prodotti rispettino i parametri stabiliti che sono essenziali per non mettere a rischio l’organismo umano.

Edc: un nemico invisibile

Gli Edc sono delle sostanze sia naturali che chimiche, le quali possono nuocere alla salute. Chi pensa di eliminare i batteri presenti in casa con un prodotto che contiene anche Edc, è inconsapevole del fatto che alla fine questo finirà per ledere la salute propria o quella dei propri animali. L’Edc è presente nel cibo, all’interno dei cosmetici, nell’aria ed in molti alti oggetti che vengono utilizzati in maniera quotidiana. Amalia Gastaldelli, ricercatrice dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, ha rivelato che è possibile trovare tali sostanze in prodotti per l’igiene personale che vengono poi assorbiti attraverso i pori della pelle. Non è finita qui, perchè gli Edc possono essere presenti anche all’interno delle bottiglie d’acqua di plastica.

La ricercatrice sopra citata ha spiegato che l’assorbimento di questi elementi può portare ad un sviluppo sessuale precoce o provocare malattie cardiovascolari. Per adottare dei metodi preventivi, il cittadino deve sempre lavare per bene frutta e verdura, leggere le etichette dei vari prodotti in modo tale da sapere se sono presenti sostanze nocive ed infine evitare di cucinare o servire alimenti caldi in contenitori di plastica perchè il calore favorisce il rilascio di alcune tossine.

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