Un gruppo internazionale di ricercatori guidati da Sarah Halligan ha condotto, su 76 giovani di ventenni, uno studio nel Regno Unito volto a determinare se e in quale misura la depressione post-partum possa influire sul benessere del figlio.
Il risultato è stato illuminante: 38 giovani, le cui madri avevano sofferto di depressione post-partum, hanno mostrato una risposta più accentuata a stimoli stressanti Ciò è dovuto a una maggiore produzione di cortisolo, conosciuto anche come ormone dello stress, la cui funzione è quella di inibire, in situazioni di forte stress emotivo e/o fisico, le funzioni non indispensabili nell’immediato per dare massimo sostegno agli organi e alle funzioni vitali
Il cortisolo provoca così tutta una serie di reazioni che possono, a lungo andare, rivelarsi dannose. In particolare:
- aumenta la gittata cardiaca, sottoponendo il cuore a uno stress notevole;
- aumenta la glicemia e riduce l’attività dei recettori insulinici, esponendo così a rischio di diabete;
- abbassa le difese immunitarie;
- ostacola la sintesi di collagene e della matrice ossea, esponendo il soggetto a patologie a livello osseo come l’osteoporosi;
- stimola la conversione delle proteine in glucosio e del glucosio in glicogeno;
- stimola la mobilitazione, ma anche la produzione, di acidi grassi e lipidi.
I ricercatori sottolineano, ad ogni modo, che questa risposta esagerata nei soggetti presi in esame non permane a lungo e cessa subito dopo l’evento stressante, tornando rapidamente entro i parametri normali.
Ma il fatto su cui vogliono comunque richiamare l’attenzione è proprio il nesso tra la depressione post-partum della madre e l’alterazione nella risposta biologica allo stress, che invece permane anche in età adulta, rendendo i soggetti più suscettibili e sensibili a situazioni che per altri magari non sono poi così rilevanti.
Possono spiegarsi così molte cose. A questo punto, il passo successivo dovrebbe essere quello di prevenire la depressione post-partum, proprio per non farne pagare le conseguenze ai figli, che di stress in vita loro ne avranno già abbastanza comunque, senza aver bisogno di un input in più a sentirsi ancora più stressati. Soprattutto perché una forte e prolungata esposizione a eventi che questi soggetti possono ritenere stressanti può degenerare in disturbi ben più gravi, come la depressione stessa.