I colpi di sonno alla guida sono una delle principali cause di incidenti stradali, e possono spesso rivelarsi fatali sia per il conducente del veicolo (e chi lo accompagna al suo interno), sia per gli altri automobilisti che possono trovarsi ad incrociare la sua strada. Per questo dal 2016 entreranno in vigore dei veri propri test ai quali dovranno sottoporsi tutti i conducenti di veicoli a motore con sospetta OSAS (Sindrone delle Apnee Ostruttive del Sonno), e sarà a rischio la patente di chi non riuscirà a superarli.
L’Italia è infatti chiamata a mettersi al passo con le direttive europee, anche per quel che concerne la direttiva del 1° Luglio 2014, n. 2014/85/UE, che dovrà essere messa in pratica da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea entro e non oltre il 31 Dicembre 2015. Dal 2016 infatti, anche in Italia saranno obbligatori interventi diagnostici, terapeutici e follow-up allo scopo di stabilire l’idoneità psicofisica dei conducenti di veicoli a motore. Solo così sarà possibile ottenere o rinnovare la propria patente di guida.
Ma vale davvero la pena mettere in discussione la patente di chi soffre di colpi di sonno? Gli esperti dicono di sì. A spiegare quanto l’OSAS possa essere pericolosa per chi è alla guida ci ha pensato il professor Sergio Garbarino, neurologo nonché rappresentante per l’Italia della Commissione Europea di esperti preposta ad approfondire il tema: “Circa il 22% degli incidenti stradali in Italia è causata da problemi di sonnolenza diurna alla guida, prevalentemente originati dall’OSAS; quest’ultima determina un costo di circa 1 miliardo di euro all’anno (tra costi diretti ed indiretti) per l’intera comunità”.
Al professor Garbarino ha fatto eco la dottoressa Loreta Di Michele, pneumologo esperto in disturbi del sonno, che ha spiegato: “Stiamo parlando di numeri altissimi, se solo pensiamo al fatto che sono circa 4.400.000 i soggetti affetti da apnee notturne, di cui oltre 2.000.000 quelli in cui la malattia si presenta con sonnolenza diurna. E’ importante poi sottolinearte che la patologia si manifestanella fsacia di età maggiormente produttiva, ed interessa soprattutto il sesso maschile. Tradotto in cifre, in base alle ultime statistiche Istat si tratta di 40.000 sinistri in Italia, e circa 240.000 in tutta l’Unione Europea. Un vero e proprio bollettino di guerra”.