Crema Aur Derm, pubblicizzata come "naturale", non autorizzata al commercio

La crema Aur Derm, venduta online per curare psoriasi, dermatiti, bruciature e acne, è stata rimossa dal commercio in quanto non autorizzata e quindi venduta illegalmente.

Crema Aur Derm, pubblicizzata come "naturale", non autorizzata al commercio

Da un po’ di tempo è pubblicizzata e venduta online la crema rumena Aur Derm che grazie agli estratti di mimosa tenuiflora, mirra e propoli cura psoriasi, dermatiti, bruciature e acne. La dermatite atopica colpisce circa il 15-20% dei bambini e il 3% degli adulti; la psoriasi, invece, circa il 5% della popolazione mondiale.  

Nonostante siano state attribuite a questa crema proprietà terapeutiche tipiche di un medicinale, questa non ha alcuna autorizzazione al commercio in Italia e in Europa; è quindi venduta illegalmente. Non essendoci un’autorizzazione, non è possibile garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia della crema.

Le indagini dell’AIFA

L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha aggiunto che in seguito a degli accertamenti effettuati presso laboratori privati, la crema in questione non contiene ingredienti naturali ma ben quattro diverse sostanze farmacologicamente attive. Si tratta del clobetasolo propionato, procaina, benzocaina e lidocaina, che hanno azione immunomodulante o immunosoppressoria. La crema dunque sembrerebbe funzionare contro queste patologie della pelle semplicemente perché contiene un vecchio cortisonico, il clobetasolo, che però è altamente rischioso, oltre ad altre molecole inutili ma potenzialmente pericolose, gli anestetici locali.

Inoltre la crema in questione sarebbe stata messa in vendita a un prezzo piuttosto consistente, quando in realtà farmaci a base di clobetasolo costano anche il 500 per cento in meno.

Per tutte queste ragioni l’Aifa ha inoltrato a eBay, uno dei siti venditori, una richiesta formale di rimozione degli annunci commerciali relativi a questo prodotto. In un comunicato l’Aifa ha precisato: “Anche laddove si fosse trattato di un prodotto legalmente autorizzato, la sua reale composizione, accertata attraverso analisi di laboratorio, avrebbe comunque reso necessaria una prescrizione medica ai fini della fornitura al paziente. Di conseguenza non sarebbero state possibili né la vendita né l’acquisto online, ai sensi della normativa vigente”.

Continua a leggere su Fidelity News