La rivista scientifica “The Lancet” ha pubblicato una ricerca, poi condivisa anche dall’ISS (Istituto superiore di sanità), sui vaccini dedicati ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. In Italia la vaccinazione ai più piccoli è stata approvata nella giornata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nella giornata dell’1 dicembre 2021.
La rivista rivela come 1,063,035 dei bambini, quindi il 35,8% dei 2.965.918 dei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni inclusi nello studio, avevano ricevuto due dosi di vaccino, mentre gli altri134,386 (cioè il 4,5%) dei più piccoli ne hanno ricevuto una sola dose. Invece il restante 1,768,497 milioni di ragazzini, quindi il 59,6%, non erano stati mai vaccinati.
Durante il periodo di ricerca (che termina il 13 aprile) viene sottolineato come l’efficacia del vaccino sull’infezione si ferma solamente al 29,4%, venendo rilevati 766,756 mila casi di infezione da SARS-CoV-2 e tra essi 644 casi dedicati al Covid-19 in forma grave (41,1%). Invece l’efficacia del vaccino nel gruppo che ha ricevuto una dose è stata del 27,4% contro il Covid e del 38,1% contro la variante più severa.
Nonostante questo l’ISS si dichiara comunque soddisfatta per i risultati ottenuti: “L’efficacia del vaccino anti Covid-19 è risultata più bassa rispetto a quella riscontrata negli studi autorizzativi, con una protezione del 29% contro l’infezione e del 41% contro la malattia grave, ma per i non vaccinati l’incidenza delle forme severe della malattia è risultata doppia rispetto a chi aveva fatto le due dosi. Questi risultati sono coerenti con quelli di altri studi di efficacia già pubblicati”.
Intanto le vaccinazioni contro il Covid-19 stanno andando decisamente a rilento. Come riportato da “La Repubblica Palermo”, soltanto in Sicilia gli hub vaccinati sono praticamente vuote e ben 800mila fiale risultano inutilizzate e rimaste nei depositi, poiché nell’ultima settimana si è registrata una media di soltanto 860 vaccinati al giorno.
Sui contagi invece inizia a salire leggermente la preoccupazione tra gli italiani, poiché si contano 83.274 casi con un tasso di positività del 28,1%, con un aumento i ricoveri (+338) e le terapie intensive (+13). Fortunatamente però la mortalità resta ancora molto bassa, dal momento che si contano soltanto 59 decessi.