Covid, come curarlo a casa: la nuova circolare del Ministero della Salute

Una nuova circolare del Ministero della Salute ha stabilito le nuove linee guida per curare il Covid a casa. La circolare aggiorna la precedente, risalente al 30 novembre 2020.

Covid, come curarlo a casa: la nuova circolare del Ministero della Salute

Attraverso una nuova circolare “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2”, pubblicata nelle scorse ore e firmata da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, sono state aggiornate le linee guida per le cure domiciliari dei pazienti affetti da Covid.

La nuova circolare del Ministero della Salute, infatti, va ad aggiornare la precedente, risalente al 30 novembre 2020. Redatta da un gruppo di esperti nel campo medico-scientifico, dall’istituto delle direzioni della Programmazione Sanitaria e della Prevenzione del Ministero, verrà periodicamente integrata sulla base delle più recenti evidenze scientifiche sugli approcci terapeutici.

I casi lievi

I casi lievi, si legge nella nuova circolare, quelli caratterizzati da sintomi come febbre a più di 37 e mezzo, malessere, tosse, faringodinia, congestione nasale, cefalea, mialgie, diarrea etc, in assenza di dispnea, disidratazione e alterazione dello stato di coscienza,possono essere curati con una terapia sintomatica di supporto.

Oltre al controllo della saturazione dell’ossigeno, che non deve mai scendere sotto il 92% (sotto il 92% va valutato il ricovero e/o l’ossigenoterapia a casa), si possono usare paracetamolo e FANS. Niente eparina, l’uso empirico di antibiotici e di idrossiclorochina.

L’uso di integratori e gli anticorpi monoclonali

Nella nuova circolare non è raccomandato l’uso di integratori e supplementi vitaminici, inclusi la vitamina D, la lattoferrina, la quercitina. Si legge che non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili, ovvero derivanti da studi clinici controllati, su di essi. Si spiega che la selezione dei pazienti da trattare con anticorpi monoclonali è affidata a medici di medicina generale, pediatrici, medici delle USCA(R).

Questi pazienti devono essere rapidamente indirizzati ai centri regionali abilitati alla prescrizione degli anticorpi monoclonali per il Covid-19, soggetti a registro di monitoraggio Aifa. Si tratta, si legge, di una terapia riservata a pazienti Covid di recente insorgenza, entro 72 ore dalla diagnosi dell’infezione e comunque sintomatici da non oltre 10 giorni. Le linee guida del Ministero della Salute spiegano i sintomi Covid che possono manifestarsi nei bambini. Quando presenti, i sintomi in età evolutiva, sono rappresentati da febbre, tosse, rinite, diarrea.

I ragazzi più grandi, adolescenti o in età paradolescenziale, presentano sintomi più simili a quelli degli adulti, con alterazione del gusto e dell’olfatto, vomito, mal di testa, dolore toracico. Qual è la cura in questi casi? Se sono asintomatici non occorre alcun farmaco. Se, invece, presentano sintomi simil-influenzali, in caso di necessità, quando la febbre supera i 38 e mezzo ed è presentemal di gola, cefalea, dolori articolari, si può somministrare paracetamolo (10-15 mg/kg/ dose ogni 5-6 ore) o Ibuprofene (da 20 a 30 mg per kg di peso corporeo al giorno, a stomaco pieno, divisi in 3 dosi).

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