Covid, arriva l’obbligo vaccinale per gli over 50 in Italia. Ma Crisanti non ci sta: "È una follia"

Ormai sembra ufficiale l'obbligo vaccinale per gli over 50 e il super green pass per i lavoratori. Questa decisione però non sembra convincere tutti gli esperti.

Covid, arriva l’obbligo vaccinale per gli over 50 in Italia. Ma Crisanti non ci sta: "È una follia"

Nell’ultimo consiglio dei ministri il Governo ha deciso di mettere l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, con l’obbiettivo di proteggere le persone dalla variante Omicron che, solamente nella giornata del 5 gennaio 2022, ha registrato 189 mila positivi con 231 morti.

Arriva prtò un grande passo indietro nei riguardi del super green pass poiché, dopo che i leghisti Massimo Garavaglia ed Erika Stefani si erano detti pronti a votare contro, hanno deciso di non rendere obbligatorio il SPG per l’accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici. Infatti per questi luoghi servirà semplicemente il green pass, ottenibile anche con un tampone.

A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire il super green pass. Chi non lo farà non riceverà più lo stipendio ma manterrà il proprio posto di lavoro con la giustificazione di “assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione”. Chi non rispetterà questa normà riceverà una multa che svaria dai 600 ai 1500 euro.

Un’altra problematica nasce dalle scuole, con l’Ansa che prova a spiegare la situazione ingarbugliata dedicata agli studenti: “Alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con test di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle superiori e alle medie la Dad scatterebbe al quarto caso, mentre con tre casi solo i vaccinati resterebbero in presenza”.

I dubbi di Andrea Crisanti

Il professor Crisanti, come riportato da “Il Tempo”, è intervenuto ad Agi rivelando i suoi dubbi in merito all’obbligo vaccinale: “Siamo all’improvvisazione. L’obbligo agli over 50 non si può imporre senza una revisione del consenso informato. C’è anche un problema di carattere giuridico perchè lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione. Questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica. Mi sembra solo frutto del panico. Tra l’altro lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno. È una autentica follia.

Molti dei suoi colleghi però condividono totalmente questa scelta, tra cui troviamo l’nfettivologo Matteo Bassetti ove ha rivelato che questa decisione doveva essere presa molti mesi fa.

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