Una notizia clamorosa giunge dagli Stati Uniti d’America, e direttamente dalla Fda, la Food and Drug Administration, cioè l’Ente che negli States si occupa di approvare e regolare la commercializzazione dei farmaci nel territorio statunitense. In merito al vaccino anti Covid prodotto da Pfizer, l’agenzia regolatrice, rispondendo ad un gruppo di 30 scienziati, ha affermato che per avere i dati completi ci vorranno qualcosa come 55 anni. Cioè nel 2076.
I ricercatori che hanno richiesto le informazioni provengono da varie nazioni del mondo, come anche Canada e Australia: questi ultimi hanno chiesto alla Fda di condividere i dati su cui si è basata per autorizzare il vaccino Covid di Pfizer-Biontech entro il 3 marzo 2020, quindi fra 108 giorni. I richiedenti si sono appellati alla Freedom of Information Act (Foia) del 1967 che impone alle agenzie federali di rispondere alle richieste di informazioni entro 20 giorni lavorativi.
La risposta di Fda
La Fda non ha tardato a rispondere, affermando che i dati potranno essere disponibili soltanto tra 55 anni per l’appunto. La notizia ha suscitato un certo clamore anche all’interno del mondo No Vax. Per gli scienziati richiedenti le informazioni, pubblicare i dati entro marzo e condividerli con tutto il mondo, permetterebbe di rassicurare ulteriormente la popolazione.
Gli avvocati che rappresentano la Fda hanno fatto presente di come bisogna smuovere una quantità di materiale enorme, pari a 329.000 pagine. Fda fa presente che i documenti non possono essere rilasciati così come sono, in quanto bisogna proteggere delle informazioni sensibili, come ad esempio i nomi di chi ha partecipato ai primi trial clinici.
L’ente regolatrice ha proposto di rilasciare 500 pagine al mese in maniera continuativa, facendo altresì presente che la filiale incaricata di gestire la revisione al momento ha nel suo organico 10 dipendenti e sta elaborando 440 richieste di Foia. “Questo periodo di 108 giorni è lo stesso tempo impiegato dalla Fda per rivedere i documenti reattivi per il compito molto più intricato di autorizzare il vaccino Covid-19 di Pfizer” – così la pensano i legali degli scienziati che hanno presentato la richiesta di condivisione dei dati. In ogni caso per il prossimo 14 dicembre a Forth Worth, in Texas, è prevista una conferenza in cui si programmerà l’elaborazione dei documenti.