Covid-19: una nuova variante del virus si diffonde in tutto il mondo e preoccupa gli esperti

Il Covid-19 ha generato una nuova variante, la BA.2.86, che si diffonde in diversi Paesi e ha alcune mutazioni che potrebbero renderla più contagiosa e resistente agli anticorpi. Gli esperti raccomandano di seguire le misure preventive.

Covid-19: una nuova variante del virus si diffonde in tutto il mondo e preoccupa gli esperti

Il coronavirus, che causa il Covid-19, non smette di mutare e di creare nuove sfide per la salute pubblica. Nonostante i progressi nella vaccinazione e nella terapia, il virus continua a cambiare e a dare origine a nuove varianti, alcune più contagiose e pericolose di altre. Una di queste è la variante BA.2.86, che è stata scoperta per la prima volta in Danimarca alla fine di luglio ed è già stata trovata in diversi Paesi, tra cui Sud Africa, Svizzera, Stati Uniti, Israele e Regno Unito.

Questa nuova versione del virus è una mutazione di Omicron, la variante più diffusa oggi nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato la variante BA.2.86 come “variante sotto indagine”, il che significa che non è ancora chiaro se abbia un impatto significativo sulla pandemia. Tuttavia, alcuni dati preliminari suggeriscono che questa nuova versione del virus abbia alcune differenze genetiche rispetto ad Omicron, che potrebbero influenzare la sua trasmissibilità e la sua capacità di sfuggire al sistema immunitario.

Per questo motivo, gli esperti raccomandano di monitorare attentamente l’evoluzione di questa nuova variante e di studiarne le caratteristiche e gli effetti sulla salute pubblica. La variante BA.2.86 presenta una mutazione nella proteina spike, quella che il virus usa per entrare nelle cellule umane. Questa mutazione, chiamata N501Y, è la stessa che si trova nella variante Alfa, che si è dimostrata più contagiosa rispetto alla versione originale del virus. Inoltre, la variante BA.2.86 ha anche una mutazione nella proteina N, quella che il virus usa per assemblarsi e replicarsi.

Questa mutazione, chiamata D614G, è la stessa che si trova nella variante Delta, che ha causato la seconda ondata della pandemia. Queste due mutazioni potrebbero conferire alla variante BA.2.86 una maggiore capacità di diffondersi tra le persone e di resistere agli anticorpi prodotti dal sistema immunitario o dai vaccini. Al momento, non ci sono prove sufficienti per stabilire se la variante BA.2.86 sia più letale o causi sintomi più gravi rispetto ad Omicron o alle altre varianti.

Tuttavia, alcuni studi preliminari hanno mostrato che questa nuova versione del virus potrebbe avere una maggiore capacità di infettare le cellule polmonari e di causare danni ai tessuti respiratori. Inoltre, alcuni casi di reinfezione da parte della variante BA.2.86 sono stati segnalati in persone che avevano già contratto il Covid-19 in passato o che erano state vaccinate. Questo suggerisce che questa nuova versione del virus possa sfuggire parzialmente alla protezione conferita dall’infezione naturale o dalla vaccinazione. Tuttavia, gli esperti sottolineano che i vaccini esistenti rimangono efficaci nel prevenire i casi gravi e i decessi da Covid-19, anche in presenza della variante BA.2.86.

Per evitare che la variante BA.2.86 si diffonda ulteriormente e causi nuovi focolai epidemici, le autorità sanitarie e gli esperti raccomandano di adottare alcune misure preventive e precauzionali. Tra queste ci sono: mantenere le misure di distanziamento fisico e sociale; indossare la mascherina quando si è in luoghi chiusi o affollati; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel igienizzante; evitare i viaggi non essenziali verso le aree dove la variante BA.2.86 è presente; segnalare tempestivamente i sintomi sospetti e sottoporsi al test del Covid-19; rispettare le norme di quarantena e isolamento in caso di positività o contatto con casi positivi; aderire alla campagna vaccinale e al richiamo del vaccino quando previsto. Queste misure sono fondamentali per limitare la trasmissione del virus e per proteggere se stessi e gli altri dal rischio di infezione. Inoltre, gli esperti invitano a seguire con attenzione le informazioni e le raccomandazioni fornite dalle autorità sanitarie e dall’OMS, che stanno monitorando costantemente la situazione e aggiornando le conoscenze sulla variante BA.2.86.

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