Covid-19, The Lancet: "Stigmatizzare i non vaccinati non è giustificato"

Lo afferma uno studio pubblicato sulla nota e importante rivista scientifica, in un articolo a firma del professor Günter Kampf (Institute for Hygiene and Environmental Medicine, University Medicine Greifswald). "Vaccinati rilevanti nella trasmissione del virus"

Covid-19, The Lancet: "Stigmatizzare i non vaccinati non è giustificato"

In questo periodo, in più parti d’Europa, sta prendendo sempre più piede l’idea di instaurare un lockdwon per persone non vaccinate contro il coronavirus Sars-CoV-2. In Italia l’idea piace ai presidenti di regione, o almeno ad alcuni di essi, che hanno già chiesto al Governo centrale di adottare tale misura, magari soltanto dalla zona arancione. Il Premier Mario Draghi ci va comunque cauto, anche se sembra possibile che a breve possa modificarsi l’utilizzo del Green Pass. In Austria esiste già il lockdown per non vaccinati, diventato totale poi in questi giorni. A cambiare le carte in tavola però ci ha pensato uno studio della nota rivista scientifica The Lancet, nel quale si indica di come non avrebbe senso prendersela con i non vaccinati. 

Abbiamo preso visione dello studio in questione che porta la firma del professor Günter Kampf , dello Institute for Hygiene and Enviromental della University of Medicine di Greifswald. “Vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione” – così afferma il professor nelle prime parti del lavoro scientifico da lui redatto. Poi il professore snocciola anche delle cifre. “In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici” – questo afferma lo studio. 

Non giustificate restrizioni per i No Vax

Stando allo studio in questione le restrizioni per i No Vax sarebbero quindi ingiustificate, in quanto sarebbe inutile stigmatizzare chi non vuole sottoporsi al siero anti Covid, essendo questi ultimi una minoranza di individui. Lo stesso studio sottolinea, comunque, di come i vaccinati contro il Covid abbiamo il rischio di contrarre la malattia in maniera comunque non grave

“In Germania, il 55,4% dei casi sintomatici di COVID-19 in pazienti di età pari o superiore a 60 anni riguardava individui completamente vaccinati, e questa proporzione aumenta ogni settimana” – così ha informato poi il professor Kampf, portando a conoscenza delle persone i dati precisi della situazione studiata. 

 “Invito i funzionari di alto livello e gli scienziati a fermare la stigmatizzazione inappropriata delle persone non vaccinate, che includono i nostri pazienti, colleghi e altri concittadini, e a fare uno sforzo maggiore per riunire la società” – questo è l’appello lanciato dal professore, il quale ricorda come Stati Uniti e Germania abbiano esperienze negative di stigmatizzazione della popolazione sia per il colore della pelle che per la religione. Il professore ha dichiarato inoltre di non avere interessi concorrenti. 

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