Covid-19, The Lancet: "La popolazione completamente vaccinata può essere fonte di contagio"

Lo afferma uno studio del professor Günter Kampf, dell'Institute for Hygiene and Environmental Medicine della University Medicine di Greifswald, il quale in un altro articolo aveva già fatto capire come stigmatizzare i non vaccinati sia ingiustificabile.

Covid-19, The Lancet: "La popolazione completamente vaccinata può essere fonte di contagio"

La pandemia di Covid-19 è ormai una realtà con la quale tutti abbiamo imparato a fare i conti. Il coronavirus Sars-CoV-2 è stato capace di stravolgere le nostre vite, cambiare le nostre abitudini e farci capire come le azioni del singolo cittadino possono impattare su tutte le altre persone. In questi mesi fortunatamente sono arrivati i vaccini, sia a vettore virale che a mRna, i quali si stanno comunque dimostrando utili a contenere il contagio e sopratutto le ospedalizzazioni. 

Un nuovo studio apparso sulla rivista medico-scientifica The Lancet, una tra le più prestigiosa al mondo, e firmato dal professor Günter Kampf, dell’Institute for Hygiene and Environmental Medicine della University Medicine Greifswald, in Germania, mette in guardia la popolazione dal ruolo che anche le persone vaccinate possono avere nella trasmissione del virus Sars-CoV-2. Nell’articolo si afferma, in sostanza, che ci si aspettava come un alto tasso di vaccinazione potesse ridurre in qualche modo la trasmissione “riducendo il carico della malattia Covid”. Tuttavia, secondo i numeri prospettati da Kampf, i recenti dati raccolti “indicano che la rilevanza epidemiologica degli individui vaccinati contro il Covid-19 è in aumento“.

Aumento del numero di casi in Europa

In queste ultime settimane, effettivamente, si sta assistendo ad un aumento del numero di casi Covi-19 in tutto il “Vecchio Continente”. A contagiarsi sono persone sia vaccinate che non vaccinate. I vaccinati, quando sono colpiti dal virus, hanno pochi sintomi spesso piuttosto blandi o risultano del tutto asintomaci, mentre i non vaccinati, secondo le statistiche, sono quelli che vanno ad intasare i reparti ordinari e di terapia intensiva degli ospedali. 

Tuttavia pare si stiano contagiando, e in numeri importanti, anche le persone completamente vaccinate contro il Sars-CoV-2, per questo per Kampf non si può non ignorare il loro ruolo nella trasmissione del patogeno. Nel Regno Unito, “tra la settimana 39 e la 42, sono stati segnalati un totale di 100.160 casi di COVID-19 tra cittadini di età pari o superiore a 60 anni”. Di questi, 89.821 si sono verificati tra persone completamente vaccinate, pari all’89,7% della popolazione, mentre 3.395 tra i non vaccinati. Nel Regno Unito, come ben si sa, c’è un altissimo tasso di persone vaccinate, così come in Israele. 

Anche qui stessa situazione, in quanto, segnala The Lancet, si è verificata una epidemia nosocomiale che ha coinvolto “16 operatori sanitari, 23 pazienti esposti e due familiari”. La fonte primaria del contagio sarebbe stata proprio una persona completamente vaccinata. “Sembra essere gravemente negligente ignorare la popolazione vaccinata come possibile e rilevante fonte di trasmissione al momento di decidere sulle misure di controllo della salute pubblica” – così conclude quindi l’articolo il professor Günter Kampf. Lo studio in questione è apparso sul numero di dicembre 2021 di The Lancet. Lo stesso Kampf, in un altro articolo apparso su The Lancet, aveva avvisato come sia ingiustificabile stigmatizzare i non vaccinati contro il virus. 

 

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