Covid-19, tampone rapido antigenico in farmacia

Qualcuno l'ha già sperimentato. Costa 22 euro, non ha bisogno di ricetta rossa e la risposta è immediata. Solo in caso di positività si passa al test molecolare.

Covid-19, tampone rapido antigenico in farmacia

La Regione Lazio ha siglato un accordo con le associazioni di categoria dei farmacisti, grazie al quale nelle farmacie convenzionate si può eseguire un tampone rapido antigenico per verificare la presenza del Covid-19. Per eseguire il tampone non occorre la ricetta medica, ma il costo, 22 euro, è a carico di chi lo richiede.

Il Sir, l’agenzia d’informazione religiosa, ha voluto capire come funziona l’iter del tampone a pagamento inviando un suo rappresentante in una farmacia di Roma, la Farmacia Marconi. Le persone, si legge nel sito agensir.it, vengono accolte in uno spazio indipendente, allestito per questo tipo di analisi e separato dal resto del negozio.

Maria Luigia Giammarco, biologa, ha spiegato in che cosa consiste il test: “È un test antigenico che prende gli antigeni del virus e con un test simile a quello di gravidanza, si evidenzia se ci sono o meno le proteine del rivestimento capsidico del virus”. La dottoressa Giammarco ha affermato che l’affidabilità dell’esame è migliorata di molto ed è in grado di monitorare la popolazione infetta.

Il proprietario della farmacia, il dottor Mario Marchese, crede in questo servizio sia per la possibilità di dare subito una risposta ai pazienti, sia per alleggerire il lavoro negli ospedali. Una farmacia, sottolinea il medico, è una “struttura sanitaria più facilmente raggiungibile, le persone riescono a fare il tampone senza grosse difficoltà”.

Se dalle analisi emerge un caso di positività, i dati del paziente vengono immediatamente trasferiti sulla piattaforma della Regione Lazio e alla persona vengono date le indicazioni necessarie, quali il restare a casa e l’avvisare il medico di base che prescriverà un test molecolare di conferma.

Le persone desiderano stare insieme, soprattutto visitare gli anziani a Natale, questo il motivo di tante richieste di tampone nei giorni precedenti le festività, ha spiegato il dottor Marchese; ma anche lui, come tutti i medici, invita ad “essere molto prudenti e di andare a fare le visite ai propri cari con la massima sicurezza”.

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