Covid-19, studio shock su Science: "Se non riapriamo, il virus durerà 20 anni"

Ricercatori della Emory e della Penn State University ritengono che si debba convivere con il Covid-19, senza chiusure forzate, in modo che il patogeno circoli tra la popolazione. Gli esperti sono però divisi su questa soluzione.

Covid-19, studio shock su Science: "Se non riapriamo, il virus durerà 20 anni"

Se non si riaprono subito la maggior parte delle attività il Covid-19 potrebbe durerà anche 20 anni. Queste sono in sostanza le conclusioni che trae uno studio della nota rivista Science, compiuto da alcuni ricercatori della Emory e della Penn State University. Secondo gli esperti, le attuali restrizioni presenti soprattutto nei paesi occidentali dovrebbero essere allentate, questo in modo da far circolare il virus soprattutto in quelle fasce più giovani della popolazione, dove la malattia è quasi asintomatica.

Fermo restando, però, che devono continuare ad essere protetti gli anziani e si deve vaccinare quanta più gente possibile, specialmente quelle persone vulnerabili. Gli esperti dei due atenei statunitensi hanno dichiarato che l’umanità ha da sempre fatto i conti con i virus ed epidemie, alcune delle quali sono state circoscritte subito, come Ebola e la Sars. “Se la situazione sfugge di mano, come è successo nel caso del nuovo Coronavirus, occorre comprendere e pianificare la transizione verso un modello di comportamento diverso, che considera il virus endemico, cioè ineliminabile” – queste le dichiarazioni dei ricercatori.

Esperti divisi

Ma non tutti gli esperti sono d’accordo con la possibilità di far circolare il virus in questo modo, anche perché ciò provocherebbe migliaia di morti e il sistema sanitario in pochi giorni potrebbe andare al collasso. L’articolo di Science è dei primi di febbraio e gli addetti ai lavori, così come specifica Quotidiano.net, ritengono che il loro messaggio sia stato in parte travisato.

L’articolo scientifico sta avendo molto successo, e ha provocato numerose reazioni anche da parte degli utenti. Se si pensa che in India la situazione è tornata alla normalità, le domande però sorgono spontanee. Qui infatti, milioni di persone residenti nel Paese sono state esposte al contagio, tra l’altro senza indossare obbligatoriamente alcune precauzioni. Il risultato che si è avuto è che ci sono stati tantissimi morti, una vera e propria strage, ma dall’altro lato nelle aree rurali e meno popolate la gente ha già raggiunto l’immunità di gregge in modo quasi naturale.

In India attualmente cinema e teatri sono aperti, anche se nella capienza del 50%. Anche negli Stati Uniti la vaccinazione procede spedita, mentre Israele lìha quasi conclusa e già milioni di cittadini sono stati immunizzati. Per quanto riguarda l’Italia le vaccinazioni proseguono a rilento, e a questo ritmi ci vorranno diversi anni per arrivare all’immunità di gregge. Gli scienziati dello studio in questione ritengono che lasciando correre il virus, questo in poco tempo potrebbe confondersi anche con le altre malattie, come il raffreddore, e diventare quindi innocuo.

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