Covid-19, studio israeliano: "Anche le persone vaccinate possono ammalarsi gravemente"

A dimostrarlo è uno studio israeliano, che ha condotto una ricerca su 152 pazienti ricoverati in diversi ospedali del Paese. Tutti loro avevano ricevuto la doppia dose di vaccino Pfizer, ma molti di loro presentavano malattie pregresse.

Covid-19, studio israeliano: "Anche le persone vaccinate possono ammalarsi gravemente"

In questi giorni anche questa testata ha pubblicato alcune notizie inerenti alcune persone che, nonostante avessero ricevuto il vaccino anti Covid, sono finite ricoverate in ospedale. Casi del genere sono accaduti a Brindisi, ma anche a Sassari, in Sardegna. Proprio in queste ore alcuni studiosi israeliani hanno pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista scientifica Clinical Microbiology and Infection (CMI), che dimostra, in modo quasi incontrovertibile, che anche alcuni pazienti completamente vaccinati possono ammalarsi di Covid-19 in maniera grave. Si tratta di una fascia assolutamente ristretta di persone. 

I ricercatori hanno preso in esame 152 pazienti ricoverati con Covid negli ospedali del Paese. Tutti loro avevano ricevuto la seconda dose del vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech da almeno 7 giorni e avevano un’età media di 71 anni. Una delle caratteristiche che accumunava queste persone, era la presenza di diverse comorbilità presenti all’interno del loro organismo. Fra esse vi erano ipertensione (rilevata in 108 di loro, il 71%); diabete (rilevato in 73 pazienti, il 48%); insufficienza cardiaca congestizia (rilevata in 41 persone, il 27%); malattie renali croniche e polmonari (rilevata in 37 soggetti, 24 percento per ciascuna); demenza (rilevata in 29 di loro, il 19%) e cancro (rilevato in 36 pazienti, il 24%). Ma sono dati che non devono allarmare, e vi spieghiamo perchè. 

Nessun vaccino protegge dall’infezione al 100%

Bisogna partire da un presupposto. Nessun vaccino, contro qualsiasi malattia, protegge completamente dall’infezione. La vaccinazione, si pensi ad esempio a quella anti influenzale, protegge le persone dal rischio di complicazioni dovute alla malattia, ma non impedisce che il paziente possa contagiarsi. Ugualmente funzionano i vaccini contro il Covid-19. Chi è vaccinato e contrae la malattia ha bassissime probabilità di finire in terapia intensiva o morire per Covid, anche se alcuni pazienti possono andare incontro a conseguenze anche gravi seppur completamente vaccinate. 

L’efficacia dei vaccini anti Covid è dimostrata anche dai bassissimi numeri che si stanno registrando negli ospedali italiani e non solo, dove, ad un aumento dei casi giornalieri, corrisponde un ribasso costante dei letti occupati in terapia intensiva Covid. Adesso il virus circola soprattutto tra le persone non vaccinate, in gran parte giovani. Tesi, quest’ultima, espressa perfettamente dal Presidente USA Joe Biden, il quale ha dichiarato che oggi la pandemia è tra i non vaccinati. 

L’indagine illustrata è stata condotta da scienziati dell’Ospedale Universitario “Samson Assuta Ashdod”, i quali hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Divisione di Microbiologia e Malattie Infettive dell’Università Hadassah Hebrew, della Facoltà di Medicina dell’Università di Gerusalemme, della Facoltà di Medicina Sackler dell’Università di Tel Aviv e del Centro Medico Shaare Zedek. Alla ricerca hanno partecipato anche altri istituti. Vaccinarsi resta l’unica via d’uscita possibile dall’emergenza sanitaria. Le persone già vaccinate con comorbilità pregresse, potrebbero inoltre essere le prime a ricevere la terza dose di vaccino anti Covid che forse sarà somministrata già in autunno. 

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