Covid-19, scienziati cinesi avevano lanciato l’allarme nel 2021 circa gli effetti avversi dei vaccini

Nello studio pubblicato in Cina nel 2021 si fa riferimento ai problemi che i vaccini anti Covid potrebbero provocare nelle persone. Oltre a pericardite e miocardite, i sieri potrebbero provocare spasmi coronarici e trombosi.

Covid-19, scienziati cinesi avevano lanciato l’allarme nel 2021 circa gli effetti avversi dei vaccini

In queste ore sta facendo molto discutere un articolo apparso sul giornale online Byoblu, testata giornalistica che si occupa di informazione anche sulle piattaforme tv. La testata riporta la notizia di uno studio effettuato in Cina nel 2021 per quanto riguarda i vaccini anti Covid. Secondo gli scienziati cinesi, non si devono sottovalutare i rischi che la vaccinazione contro il coronavirus Sars-CoV-2 può portare in alcune tipologie di pazienti, specialmente in quelli anziani e affetti da diverse co-morbilità.

In particolare gli scienziati fanno presente che tutti i tipi di vaccini, sia quelli a mRna che a vettore virale (come il cinese CoronaVac), possono provocare oltre a miocardite e pericardite, anche spasmi coronarici e trombosi. Il rischio, oltre che nelle persone anziane, sarebbe insito anche negli adolescenti, che non hanno ancora sviluppato completamente il sistema immunitario. 

Pericolo anche per chi ha contratto la malattia

Nel loro articolo scientifico, i ricercatori cinesi sottolineano come bisogna attenzionare il fenomeno conosciuto come ADE, ovvero il potenziamento anticorpo indipendente. Secondo gli scienziati della Cina è possibile che chi ha contratto il virus in precedenza possa avere gli effetti più gravi dalla vaccinazione.

L’articolo consiglia quindi di seguire le linee guida dei CDC americani, i centri per il controllo delle malattie infettive degli Stati Uniti d’America. Secondo quanto stabilito dai CDC ogni postazione in cui si effettuano vaccini anti Covid deve essere dotata di tutti gli strumenti per gestire i possibili shock anafilattici che potrebbero avere i pazienti. 

I cinesi raccomandano poi di osservare attentamente i pazienti che si sottopongono alla vaccinazione per un periodo che va dai 15 ai 30 mesi. Bisognerebbe anche tenere conto di precedenti allergie a farmaci. Nel finale dell’articolo gli scienziati cinesi si augurano poi che venga istituita una cooperazione formale transregionale per condividere i dati circa la sicurezza dei vaccini. 

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