Covid-19, presto in Europa arriverà il vaccino proteico Novavax: "Approvazione nel giro di poche settimane"

Ad annunciarlo la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke. Si tratta di un vaccino che funziona diversamente da quelli di Pfizer e Moderna, e che utilizza minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike.

Covid-19, presto in Europa arriverà il vaccino proteico Novavax: "Approvazione nel giro di poche settimane"

Presto sul mercato potrebbe arrivare il vaccino anti Covid prodotto da Novavax. Si tratta di un siero completamente diverso da quelli di J&J, AstraZeneca, Pfizer e Moderna. I primi due sono a vettore virale, i secondi a mRna: Novavax invece è completamente diverso e potrebbe essere anche una buona arma per convincere i più scettici alla vaccinazione anti Covid, visto che si tratta di un vaccino proteico. Si tratta di una tecnica che utilizza proteine ricombinanti e che viene utilizzata da oltre 30 anni per la produzione di vaccini contro epatite B, meningite, herpes zoster e papilloma virus. Si utilizzano praticamente minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike.

Nella giornata di oggi la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, ha annunciato che l’Europa nel giro di poche settimane potrebbe approvare questo vaccino, mettendolo a disposizione della popolazione del “Vecchio Continente”. Al momento il vaccino di Novavax si trova nella fase 3 del trial, i cui dati sono stati già acqusiti e in corso di valutazione dell’Ema. Il test ha riguardato 30.000 volontari fra Stati Uniti e Messico, ed è emerso come il siero abbia un’efficacia del 90% sulla malattia sia lieve che grave provocata dal Sars-CoV-2, efficacia quest’ultima paragonabile a quella data dai vaccini a mRna. 

Ema: “Sappiamo che i virus mutano”

La direttrice Cooke in una conferenza stampa ha parlato anche dell’attuale situazione pandemica, che vede la comparsa della variante Omicron, riscontrata per la prima volta a novembre di quest’anno in Sudafrica e che si teme possa essere più contagiosa, ma comunque non più pericolosa delle altre varianti. 

“Sappiamo che i virus mutano e siamo preparati. Abbiamo in vigore delle linee guida che consentono alle compagnie farmaceutiche di avere un percorso accelerato” – così ha detto la Cooke, la quale ha ricordato che i vaccini restano lo strumento chiave per poter uscire dalla pandemia e tenere il virus sotto controllo. 

Cooke ha parlato anche di terapie, altro strumento molto importante per la lotta al Covid-19, affermando che in queste settimane sono state approvate tre terapie. Si tratta soprattutto di anticorpi monoclonali e “sono efficaci soprattutto per gli adulti che hanno un alto rischio per le conseguenze contro il Covid”. L’Ema lavorerà affinchè in Europa si raggiunga un alto tasso di vaccinazione soprattutto in quei Paesi dove la percentuale è molto bassa.

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