Covid-19, nuovo studio: il plasma iperimmune è efficace se usato entro 5 giorni: "Riduce il rischio di ricovero del 54%"

Il nuovo studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora rivela che la cura basata sul plasma iperimmune è efficace se utilizzato in un certo lasso di tempo.

Covid-19, nuovo studio: il plasma iperimmune è efficace se usato entro 5 giorni: "Riduce il rischio di ricovero del 54%"

In Italia l’argomento del plasma iperimmune utilizzato per curare le persone affette da Covid-19, è stato per mesi al centro di ogni discussione. Tra i più critici troviamo Roberto Burioni che, in un post su Facebook della metà del 2020, afferma: “Il plasma anti-Covid non sarebbe così sicuro come tutti pensano” scontrandosi, soprattutto nell’ultimo periodo, con “Le Iene” a causa di questo argomento.

Ovviamente Roberto Burioni non è stato l’unico a mostrare i suoi dubbi sul plasma iperimmune, poiché tanti altri virologi hanno condiviso più o meno le sue idee. In Italia tra i pochi che hanno cercato di curare con il plasma è Giuseppe De Donno, affermando in varie interviste di essere riuscito a curare decine di persone con l’infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti.

La nuova ricerca sul plasma iperimmune

Come riportato dal sito di “Sky TG24” nella ricerca della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora e pubblicato sul New England Journal of Medicine, una delle più importanti e diffuse pubblicazioni di medicina generale al mondo, si è valutato l’efficacia del plasma dei convalescenti in pazienti nelle prime fasi della Covid-19.

I risultati, come risulta dagli ultimi dati, sono stati incoraggianti su un campione di 592 persone di età superiore ai 18 anni trattati entro il nono giorno dalla comparsa dei sintomi: “Dall’analisi è emerso che tra i pazienti trattati con il plasma non si è verificato nessun decesso e solo 17 (il 2,9%) hanno avuto bisogno del ricovero. Percentuale che sale a 6,3% nel gruppo di controllo, dove i decessi sono stati 3. Il trattamento con il plasma ha dunque ridotto il rischio di ricovero del 54%. Il plasma si è rivelato efficace se somministrato nei primi 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, mentre i vantaggi erano praticamente nulli oltre questa soglia”.

A oggi quindi il plasma iperimmune, se usato a tempo, può essere un’arma in più per cercare di sconfiggere, magari in maniera definitiva, il Covid-19 e di ritornare alla vita di tutti i giorni.

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