Covid-19, nel mondo 2.500.770 morti da inizio pandemia: l’Italia è prima in Europa

Il nostro Paese, con quasi 100 mila morti, è la sesta nazione più colpita al mondo dalla pandemia. Secondo l'Oms, però, i numeri di contagi e decessi stanno cominciando a calare a livello globale, ma serve ancora tanta prudenza.

Covid-19, nel mondo 2.500.770 morti da inizio pandemia: l’Italia è prima in Europa

Se qualcuno non crede alla pandemia e all’emergenza sanitaria in corso dovrà ricredersi osservando i numeri che arrivano dalle autorità sanitarie internazionali. La pandemia di Covid-19 che si è scatenata a livello globale e che continua ad interessare il mondo intero sta mietendo ogni giorno migliaia di vittime e contagi. In queste ore, secondo i dati resi noti dalla Johns Hopkins University, è stata raggiunta la cifra recordi di 2.500.770 morti da inizio pandemia a livello mondiale.

La nazione più colpita risultano essere gli Stati Uniti D’America, con oltre 500.000 morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Seguono Brasile, Messico, India e Regno Unito. Quest’ultima nazione nell’ultimo periodo ha fatto i conti con lo sviluppo della variante inglese del Covid. E purtroppo dal triste primato di morti e contagi non è esente neanche l’Italia, che è la prima nazione d’Europa per numero di decessi a causa del Covid.

Con la giornata del 25 febbraio la cifra dei decessi a causa di questa terribile malattia è arrivato a 96.974, un numero che ormai si avvicina alle 100.000 unità, e che fotografa una situazione davvero impietosa per il nostro Paese, che tra l’altro è stato il primo in Occidente colpito dal virus, subito dopo la Cina. Il coronavirus Sars-CoV-2 è ormai un anno che flagella l’intero pianeta e ha stravolto completamente la vita delle persone.

I casi diminuiscono in Europa e nel mondo

Ma se i numeri fotografano una situazione abbastanza seria per il nostro Paese e anche per il Vecchio Continente, i dati in possesso dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ormai da qualche settimana mostrano di come la pandemia stia, forse, lievemente rallentando. Rispetto ai 16.000 morti della fine di gennaio, oggi 25 gennaio l’ente con sede a Ginevra ha registrato 6.965 decessi giornalieri a causa del Covid-19 in Europa, che risulta una delle zone più colpite dalla pandemia.

“Per la seconda settimana consecutiva, sono stati registrati meno di 1 milione di nuovi casi in Europa” – così ha detto Hans Kliuge, responsabile di Oms Europa. “Il calo dei nuovi casi nell’ultimo mese è stato determinato soprattutto dai Paesi che hanno attuato nuove misure per rallentare la trasmissione del virus” – questa è l’ulteriore precisazione che ha fatto Kluge alla stampa internazionale.

Per quanto riguarda l’Italia, l’Esecutivo di Mario Draghi ha deciso di continuare sulla linea del rigore, ma di non instaurare un nuovo lockdown totale. Fino al 6 aprile resterà in vigore il sistema a fasce di rischio: le regioni o le zone che avranno un indice di contagio molto alto finiranno in zona rossa, mentre le altre, a seconda della situazione epidemiologica, in fascia arancione o arancione scuro e gialla. Confermato il coprifuoco dalle 22:00 di sera alle 5:00 del mattino in tutto il Paese, anche in fascia gialla.

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