Covid-19, Matteo Bassetti: "Basta al green pass e mascherine, bisogna tornare alla vita di prima"

Intervistato da "Adnkronos Salute", Matteo Bassetti ha voluto parlare del Covid-19 e della situazione legata al green pass, rivelando di essere favorevole alla rimozione del certificato verde.

Covid-19, Matteo Bassetti: "Basta al green pass e mascherine, bisogna tornare alla vita di prima"

Matteo Bassetti, intervistato dalla rubrica di “Adnkronos Salute“, invita il Governo Draghi a togliere nel prossimo futuro il green pass e di allentare ancora di più le restrizioni legate al Covid-19. L’infettivologo afferma che l’aumento dei casi degli ultimi giorni non è un problema poiché questo incremento non porta a un aumento dei ricoveri da malattia grave.

“Il Covid circola e aumentano i contagi che potrebbero anche salire a 100-200 mila al giorno ma dovremo abituarci a questo su e giù” afferma con decisione Bassetti: “Il green pass deve essere mandato in soffitta, mentre terrei l’obbligo di vaccino per over 50 fino al 15 giugno”.

Per il medico, con l’attuale situazione legata al Covid-19 in Italia, la maggior parte attività deve essere usufruibile per tutti in cui tra l’altro lancia un altro appello:Togliere le mascherine e tornare alla vita di prima. In questa nuova fase ci prendiamo dei rischi? Sì, ma sono calcolati e ce li possiamo prendere”.

Con queste decisione Matteo Bassetti è convinto che si darebbe una ulteriore fiducia alla scienza: “Rendiamo merito ai vaccini altrimenti non si crede fino in fondo alla scienza. Abbiamo imparato ad usare strumenti come la mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento, ci sono e li possiamo usare per difenderci ogni volta ma non devono essere più obbligatori.

Su Twitter intanto ha attaccato anche il CEO di Pfizer, accusando l’azienda di aver già svelato al mondo intero la necessità di una quarta dose legata al vaccino per tutti nonostante non si hanno ancora dei dati certi. Non nasconde invece che ci sia una impennata sui contagi, ma ci tiene a sottolineare che attualmente la situazione non è grave ritenendo che il virus sia ormai depotenziato.

I contagi, rispetto al 15 marzo, sono fortunatamente in leggero calo: nella giornata del 16 si contano 72.568 i nuovi casi di Covid in Italia (contro gli 85.288 di due giorni fa). I tamponi totali (ove sono compresi i molecolari e gli antigenici) sono stati 490.711 mila, precisamente 96.304 in meno rispetto al 15 marzo quando erano stati 587.015.

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