La pandemia di Covid-19 continua a correre in tutto il mondo, per questo le autorità sanitarie internazionali sono molto preoccupate, anche perchè non si era mai vista una escalation di contagi così rapida, anche in Italia, dove ormai si superano abbondantemente i 100.000 contagi giornalieri. Questo dipenderebbe dal fatto che la variante Omicron del Sars-CoV-2, il coronavirus che causa appunto la malattia denominata Covid-19, si starebbe diffondendo ad un ritmo velocissimo, contagiando anche le persone che si sono vaccinate contro il Covid-19 (che comunque hanno un decoso della malattia lieve rispetto ai non vaccinati).
In tal senso dalla stessa OMS in queste ore è arrivato un monito a tutte le nazioni. L’agenzia Onu fa presente che una campagna vaccinale come l’attuale, che include numerosi richiami, nel tempo sarebbe poco sostenibile e per questo ci vogliono dei nuovi vaccini che blocchino totalmente la trasmissione virale. Attualmente questi sieri non sono disponibili, anche se ci sono dei test in corso. “Alla luce dell’evoluzione del virus SARS-CoV-2, occorrerà forse aggiornare la composizione degli attuali vaccini anti-Covid, al fine di garantire che continuino a fornire il livello di protezione raccomandato dall’Oms contro l’infezione e la malattia” – così riferisce l’OMS in una nota.
Omicron dominante
Secondo quanto fanno sapere dall’Ente con sede a Ginevra entro i prossimi due mesi un europeo su due sarà contagiato dalla variante Omicron. Attualmente si sta discutendo se proporre alla popolazione una seconda dose booster con gli attuali vaccini attualmente disponibili. Lo ha detto il capo della strategia vaccinale dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Marco Cavaleri, in una apposita conferenza stampa.
Cavaleri ha poi aggiunto che le donne incinta hanno una possibilità maggiore di contrarre l’infezione grave Covid-19 rispetto a quelle che non lo sono. I dati sui vaccini in questo senso mostrerebbero utilità nel rischio di ospedalizzazione e morte per le pazienti incinta, e non ci sono rischi neanche per il nascituro.
Il via dell’Ema ai vaccini anti Covid adattati alla nuova variante potrebbe arrivare in primavera, al massimo verso aprile-maggio. Cavaleri informa che si sta inoltre analizzando la strategia di lotta al virus, per cui si sta pensando se adesso non sia utile una strategia globale diversa, ovvero anticipare il virus senza inseguirlo, questo appunto per il bene della salute pubblica.