Covid-19, l’ipotesi dell’OMS: certificato elettronico di vaccinazione per tutti

Lo ha annunciato Siddhartha Datta, esperto di vaccini dell'Oms Europa, il quale ha dichiarato che l'agenzia Onu sta lavorando insieme agli Stati membri per trovare una soluzione condivisa. Senza il certificato non si potrebbe neanche andare al bar.

Covid-19, l’ipotesi dell’OMS: certificato elettronico di vaccinazione per tutti

Una sorta di certificato elettronico di vaccinazione contro il Covid-19. Questa sarebbe la soluzione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità  starebbe studiando per far si che la maggior parte della popolazione possa vaccinarsi contro il coronavirus Sars-CoV-2 in tempi brevi. Questo “patentino“, che sfrutterà quindi la tecnologia, servirà alle persone per poter viaggiare, entrare nei luoghi pubblici come gli ospedali e addirittura anche nei bar e ristoranti. Chi deciderà di non vaccinarsi potrebbe vedersi negata la possibilità anche di andare a vedere una partita allo stadio e quindi di usufruire di alcuni servizi. 

“Un’esistenza in perenne lockdown”, così definiscono la vita dei non vaccinati alcuni giornali. La notizia del probabile certificato di vaccinazione in Italia è apparsa su numerosi quotidiani, come La Verità, Il Giornale e Il Gazzettino. Insomma, per chi si vaccinerà la vita potrà tornare presto normale, mentre tutti gli altri dovranno rinunciare a qualcosa, anche se saranno soltanto in attesa del vaccino. In Italia, come già dichiarato dalle autorità sanitarie nazionali, i primi vaccini anti-Covid dovrebbero arrivare entro la metà di gennaio, sempre se non ci saranno intoppi. 

Nel Regno Unito le prime 800.000 dosi

Nei prossimi giorni nel Regno Unito comincerà la vaccinazione contro il Covid e saranno disponibili per questa prima tranche solo 800.000 dosi. L’obiettivo del Governo di Londra è quello di vaccinare entro l’estate la maggior parte della popolazione. Il sottosegretario alla Salute britannico, Nadhim Zahawi, ha affermato che non è escluso che già alla prossima riapertura, bar e ristoranti potranno allontanare tutti quei clienti che non saranno vaccinati. Anche i campi da calcetto e i luoghi in cui si svolgono sport a livello amatoriale potrebbero quindi richiedere il certificato di vaccinazione contro Covid-19.

In Inghilterra, così come nel resto del Regno Unito, è bene precisarlo, le persone saranno libere di sottoporsi alla vaccinazione contro il coronavirus Sars-CoV-2, per cui al momento non ci sarà nessun obbligo di sorta. Michael Gove, ministro per i Rapporti con il parlamento britannico, ha affermato che al momento non c’è nessuna decisione che vada nel senso di una obbligatorietà al vaccino, nè sul probabile utilizzo di un certificato vaccinale.

Diversi Paesi europei stanno affrontando l’argomento

Il Regno Unito non è l’unico Paese che sta pensando di utilizzare la tecnologia per poter far fronte al post Covid, che molto probabilmente sarà un mondo diverso da quello che conosciamo oggi. E forse sarà proprio la tecnologia, unita alla scienza e alla medicina, che potrà portarci fuori da questa situazione. In Danimarca si sta valutando una sorta di passaporto vaccinale contro il Covid-19.

Per quanto riguarda l’Italia ancora nulla è deciso, anche se il Premier, Giuseppe Conte, ha ribadito che non ci sarà nessun obbligo vaccinale. Nel nostro Paese il Governo punterebbe invece ad una massiccia campagna di comunicazione e quindi a raggiungere l’immunità di gregge proprio grazie alla volontarietà del vaccino. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, d’altro canto ha affermato nelle scorse settimane che solo quando ci sarà un vaccino utile contro il coronavirus la gente potrà tornare, ad esempio, a riempire gli stadi.

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