Covid-19, l’Ema ha approvato il vaccino anti Covid proteico prodotto da Novavax

La decisione è arrivata in questi minuti. Da oggi il "Vecchio Continente" ha un'arma in più per combattere l'infezione provocata dal Sars-CoV-2. Ha pochi effetti collaterali e potrebbe segnare una svolta nella lotta alla pandemia convincendo gli scettici.

Covid-19, l’Ema ha approvato il vaccino anti Covid proteico prodotto da Novavax

La Commissione Europea ha approvato l’utilizzo del vaccino proteico anti Covid-19 prodotto dall’azienda americana Novavax. Si chiama Nuvaxovid, e secondo molti esperti potrebbe segnare la svolta nella lotta alla pandemia. Il siero, durante la fase di test, si è rivelato efficace anche nel combattere le varianti del Sars-CoV-2. L’efficacia resta sempre intorno al 90% nel combattere la malattia grave, prevenendo così ricovero ospedaliero o peggio morte del paziente. 

Si tratta del quinto vaccino che si può attualmente utilizzare contro il Covid-19. Nuvaxovid è un farmaco totalmente diverso da quelli attualmente in circolazione, come ad esempio Pfizer e Moderna a mRna e AstraZeneca e Johnson & Johnson a vettore virale. Il vaccino di Novavax è prodotto a base di proteine ricombinanti contenti nanoparticelle del patogeno. La formula utilizza quindi le proteine dell’agente patogeno, gli antigeni, per stimolare la risposta del sistema immunitario. Questa è una tecnica che si utilizza ormai da oltre trent’anni per la produzione di vaccini, tra i quali quello per l’epatite B. 

La svolta?

Gli scienziati sperano che questo vaccino possa servire a convincere i più scettici. Tra l’altro pare che Nuvaxovid dia pochissimi effetti collaterali, e questo potrebbe spingere tutta quella fetta di popolazione che ha paura a sottoporsi al siero. Si pensa infatti di somministrare questo vaccino a chi ha paura di quelli a mRna, i quali, lo ricordiamo, sia dal punto di vista della sicurezza che dell’efficacia si sono rivelati fino ad ora ottimi, con altissimi tassi di protezione verso la malattia grave. 

“Il vaccino di Novavax è già stato testato con successo contro le varianti. Con un ampio portafoglio di vaccini proteggiamo gli europei e aiutiamo a vaccinare il mondo” – così aveva già spiegato negli scorsi mesi la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ieri è stata ospita in Italia alla Cattolica di Milano. 

“Si tratta di un vaccino diverso dagli altri finora autorizzati perché è composto dalle proteine del virus SARS-CoV-2. Queste contengono la parte del virus che muta meno ed è per tale motivo che si ha la speranza che possa essere efficace con più di una variante” – così ha spiegato Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri. Adesso la speranza è che quanta più gente possibile corri a farsi somministrare la prima dose. Anche questo vaccino prevede per il momento due dosi, da somministrare a 21 giorni di distanza una dall’altra.

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