Covid-19, l’allarme dell’Accademia dei Lincei: "Prepariamoci ad evitare la quarta ondata"

Secondo Giorgi Parisi, fisico e presidente della nota accademia culturale, questa in corso ha senso chiamarla terza ondata, in quanto ha caratteristiche diverse prodotte dalle varianti. I casi adesso potrebbero triplicare in un mese.

Covid-19, l’allarme dell’Accademia dei Lincei: "Prepariamoci ad evitare la quarta ondata"

Per il fisico Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei, non c’è da stare tranquilli, in quanto il coronavirus Sars-CoV-2 continuerà ad essere presente nelle nostre vite anche nei prossimi mesi e anni. L’esperto ha spiegato che sarà molto importante monitorare l’andamento del virus. Al momento, secondo lui, il nostro paese sta affrontando la terza ondata di contagi, dettata soprattutto dallo sviluppo di numerose mutazione del patogeno, che si diffonde adesso in maniera più rapida.

“A dire il vero la seconda ondata non è finita, quindi si può discutere se si tratti di una recrudescenza di quella o di una fase successiva. In ogni caso ha senso chiamarla terza ondata perchè ha caratteristiche diverse, ovvero le varianti” – queste sono le parole che Parisi ha rilasciato ai media nazionali. Secondo l’esperto dai 13.000 casi di ieri si potrebbe passare nei prossimi giorni ai 50.000 casi giornalieri con punte di oltre 1.000 morti al giorno.

Il fisico prevederebbe anche una quarta ondata di contagi, che dovrebbe avvenire il prossimo inverno. “Se dovessero spuntare nuove varianti che sfuggono ai vaccini attuali è necessaria una campagna vaccinale di richiamo a dicembre-gennaio, il prossimo inverno. Ma va pensata ora” – questo è il monito che Giorgio Parisi lancia alle autorità nazionale e alla popolazione in generale.

Al Corriere della Sera, l’esperto ha spiegato che al momento è difficile capire quando ci sarà il picco di questa terza ondata di contagi. “Se domani si decidesse il lockdown totale per 15 giorni il picco sarebbe tra 8-10 giorni. Ma dato che non si può fare una chiusura forte, tutto dipenderà dall’efficacia delle misure almeno locali” – così ha detto Parisi ai cronisti.

Insomma il Covid-19 a quanto pare resterà con noi ancora diverso tempo. Molte regioni italiane, in questa settimana, hanno cambiato colore e sono passati dalla zona gialla a quella arancione, fino anche alla zona rossa. Solo la Sardegna sta vivendo una certa normalità dall’1 marzo, in quanto è passata in zona bianca.

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