Covid-19, la “teoria dell’igiene” spiega perché la mortalità è minore nei Paesi più poveri

La conferma arriva da alcuni recenti studi non ancora pubblicati ma riportati dalla BBC: chi abita nei Paesi più poveri sarebbe più esposto agli agenti patogeni, circostanza che renderebbe più resistenti al Covid-19.

Covid-19, la “teoria dell’igiene” spiega perché la mortalità è minore nei Paesi più poveri

Nei Paesi più poveri e nelle aree dove si riscontrano condizioni igieniche peggiori e problemi di disponibilità di acqua potabile, il tasso di mortalità per Covid-19 è generalmente più basso. A suggerirlo sono due recenti studi non ancora pubblicati, ma diffusi dalla BBC.

Stando ai risultati raggiunti da entrambe le ricerche, un ruolo chiave avrebbe il sistema immunitario di chi vive nei Paesi a più basso reddito; essendo mediamente più forte e resistente, permetterebbe di fronteggiare con più efficacia il dilagare della malattia. Queste conclusioni spiegherebbero perché a fronte di un elevato numero di contagi, il tasso di mortalità delle realtà più povere del mondo risulta inferiore rispetto a quelle più progredite.

Il caso più emblematico sarebbe rappresentato dall’India. Come documentato per mezzo di un’analisi condotta dall’ente indiano CSIR, il Council of Scientific and Industrial Research, a fronte di un sesto della popolazione mondiale e di un sesto dei casi riportati di Covid-19, il numero di morti del Paese asiatico non raggiunge il 10% evidenziato a livello planetario; non da ultimo bisogna aggiungere che anche il tasso di mortalità del 2% risulta tra i più bassi registrati su scala mondiale.

Se Shekhar Mande, l’autore principale dello studio, arriva a sostenere che “le persone nei Paesi più poveri sembrano avere una risposta immunologica migliore rispetto a quelli più ricchi”, a fornire una spiegazione a questa teoria giunge in soccorso una seconda ricerca che si focalizza sulla “maggior esposizione ai batteri di tipo gram negativo”. Questa circostanza stimolerebbe l’organismo a produrre citochine, molecole che aiutano a combattere gli agenti patogeni tra cui il Sars-CoV-2. 

Con batteri di tipo gram negativo si identificano quei microrganismi che possono causare polmoniti gravi e infezioni del tratto urinario e della pelle. Questi ultimi si differenziano da quelli positivi, in ragione di alcune caratteristiche inerenti la loro parete cellulare e le membrane esterne. A fronte di tutto ciò, tornerebbe alla ribalta la “teoria dell’igiene”, secondo la quale a seguito di condizioni igieniche più precarie, il sistema immunitario sarebbe chiamato a prendere le dovute contromisure, le stesse che nei fatti permettono di arginare anche le infezioni da Covid-19.

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