Covid-19, Ilaria Capua: "Le cose non vanno come dovrebbero"

La virologa dell'Università della Florida è intervenuta alla trasmissione "Di Martedì" in onda su La7, spiegando che in Italia il vaccino non è arrivato dove doveva arrivare e per questo si sta vedendo una lenta discesa della curva.

Covid-19, Ilaria Capua: "Le cose non vanno come dovrebbero"

La virologa e direttrice del One Health Center dell’Università della Florida, Ilaria Capua, è tornata a parlare della pandemia di Covid-19 nel nostro Paese. Lo ha fatto durante un’intervista alla tramissione “DiMartedì”, in onda su La7. Rispondendo alle domande del conduttore, la professoressa ha sottolineato di come in Italia la curva epidemiologica stia lentamente diminuendo, ma ciò non era quello che si aspettava. “Le cose non vanno come dovrebbero, anche perché sono state vaccinate le persone sbagliate” – così afferma Ilaria Capua, che quindi crede che si siano fatti degli errori durante la campagna vaccinale anti Covid. 

Secondo la professoressa dovevano essere vaccinate prima le persone fragili, che sono quelle che rischiano di più se contraggono l’infezione da Sars-CoV-2. “È come se a fronte di una recrudescenza del morbillo si vaccinassero gli adulti. Il vaccino non è arrivato pienamente dove doveva arrivare e quindi invece di avere l’impennata che auspicavo, e che era possibile come abbiamo visto altrove, stiamo vedendo una lenta discesa che è incoraggiante ma non è quello che mi aspettavo” – così ha sottolineato precisamente la docente dell’ateneo statunitense. 

Ilaria Capua: “Campagna di vaccinazione più sicura della storia”

I giornalisti hanno chiesto a Ilaria Capua che cosa ne pensasse dei vaccini che attualmente sono in commercio. L’esperta ha dichiarato che quella contro il Covid è la “campagna di vaccinazione più sicura della storia”, per cui la gente non deve temere di sottoporsi al vaccino contro il coronavirus Sars-CoV-2.

Anche riguardo allo stop negli Stati Uniti del vaccino prodotto da Johnson & Johnson la Capua non si mostra d’accordo. La professoressa ha spiegato che in passato per alcune malattie abbiano usato dei vaccini che non avevano minimamente il livello di sicurezza di quelli prodotti per contrastare il diffondersi del Covid. 

Riguardo ai presunti casi di trombosi che si sarebbero verificati dopo la somministrazione dei vaccini Johnson & Johnson e AstraZeneca, Ilaria Capua ha affermato che “si tratta di casi molto limitati, uno per milione, mi viene da dire che vivere ha più effetti collaterali. Non possiamo attaccarci a questi eventi che sono un nulla rispetto a quello che abbiamo visto in passato– così conclude la Capua, che ricorda di come è importante fermare i cosidetti super diffusori del Covid-19.

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