Covid-19, i sintomi della variante Omicron: "Dolori in tutto il corpo e forte stanchezza"

Ad affermarlo è Angelique Coetzee, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica. I sanitari del Paese stanno monitorando diversi pazienti affetti dalla variante, i quali non presenterebbero sintomi particolarmente gravi. Ma il pericolo è alto per gli anziani e i fragili.

Covid-19, i sintomi della variante Omicron: "Dolori in tutto il corpo e forte stanchezza"

In queste ore non si sta facendo altro che parlare della nuova variante del Covid-19, la Omicron, nota anche con la sigla B.1.1.529. Secondo quanto affermato dalle autorità sanitarie, il nuovo ceppo di Sars-CoV-2 avrebbe 32 mutazioni sulla proteina Spike, circostanza che preoccupa gli esperti, dato che questa è la sostanza che il coronavirus utilizza per legarsi ai recettori delle cellule umane. Al momento non si sa se questa variante provochi sintomi più o meno seri della malattia. 

Una risposta, comunque ancora parziale, arriva da Angelique Coetzee, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica, Paese in cui è stata riscontrata per la prima volta questa variante che si sarebbe originata in Botswana. Secondo la Coetzee i pazienti affetti dalla variante avrebbero sintomi comunque piuttosto lievi, i quali sono forte stanchezza e dolori in diverse parti del corpo. I pazienti monitorati non avrebbero perso gusto e olfatto, due dei sintomi tipici del Covid-19.

Il virus che muta

Fino ad ora il Sars-CoV-2 è mutato moltissime volte. Per il momento la variante più pericolosa, quella attualmente predominante anche in Italia, è la Delta (ex indiana). Gli esperti sono preoccupati, anche perchè bisogna tenere presente che il continente africano ha una bassa percentuale di persone vaccinate. 

Ormai è chiaro che lì dove ci sono pochi vaccinati il virus dilaga, producendo anche delle varianti che possono essere più o meno pericolose. La Coetzee ha sottolineato che solo il 24% della popolazione del Sudafrica è completamente vaccinata. La dottoressa ha comunque espresso preoccupazione per le persone anziane e immunodepresse. 

I più fragili sono comunque esposti in maniera maggiore a sintomi più gravi, e rischiano la vita, così come anche le persone giovani ma che soffrono di altre patologie. La guardia insomma deve rimanere molto alta. Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà questa variante e la sua pericolosità, sulla quale si dovrà esprimere l’OMS. 

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