Covid-19, Fabrizio Pregliasco: "Il ‘liberi tutti’ potrebbe causare qualche guaio. In autunno la curva può rialzarsi"

Intervistato da AdnKronos Salute, Fabrizio Pregliasco ha voluto commentare le ultime decisioni prese dal Governo e del futuro legato alla pandemia del Covid-19.

Covid-19, Fabrizio Pregliasco: "Il ‘liberi tutti’ potrebbe causare qualche guaio. In autunno la curva può rialzarsi"

Intervistato dal sito di “AdnKronos Salute” il dottor Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e professore associato di Igiene Generale e Applicata presso la sezione di virologia del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università degli studi di Milano, come fatto un po’ da Massimo Galli, non sembra essere del tutto convinto per le ultime misure prese dall’Europa e dal nostro Governo.

Nonostante questo si dichiara molto felice che la quarantena per gli affetti dal Covid-19 dovranno aspettare 7 giorni (10 se non vaccinati) prima di fare un tampone: “Siamo in una fase in cui il ‘liberi tutti’ potrebbe causare qualche guaio. Omicron è un po’ più buona, oltre un terzo meno cattiva, anche lei può creare problemi. Il virus non si è ancora ‘raffreddorizzato'”.

Rivela che, soprattutto nell’ultimo periodo, stanno aumentando in maniera sensibile dei casi di pazienti ricoverati, anche se i ricoveri crescono in proporzione sicuramente minore rispetto alle prime ondate del SARS-CoV-2. Questo deriva sia dal fatto che la nuova variante è più buona che al numero dei vaccinati in Italia (che a oggi ammontano all’89% sulla popolazione over 12 secondo il sito del Governo).

La preoccupazione resta comunque tanta, soprattutto per il futuro: “Omicron 2, con la sua super contagiosità farà sì che una gran parte di noi, almeno per un po’, avrà anticorpi contro il virus: vuoi perché infettato e guarito, vuoi perché vaccinato, vuoi perché vaccinato e comunque infettato e guarito. Ma sappiamo che questo non garantisce un’immunità per la vita e quindi un” nuovo rialzo della curva presumibilmente in autunno ce lo si può aspettare.

Questo timore viene condiviso da Giorgio Palù, microbiologo, virologo e presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in cui però si dichiara fiducioso che per l’autunno possa uscire una nuova versione del vaccino (la quarta dose) che possa servire a combattere contro le nuove varianti.

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