Covid-19, Crisanti: "Omicron 2 è contagiosissima, ma bisogna riaprire tutto proteggendo i vulnerabili"

Intervistato dal sito di "AdnKronos Salute", Andrea Crisanti continua a battere sulla sua idea di riaprire immediatamente tutto nel giro di pochi giorni.

Covid-19, Crisanti: "Omicron 2 è contagiosissima, ma bisogna riaprire tutto proteggendo i vulnerabili"

Come si può leggere dal bollettino del Covid-19 del 21 marzo, sono 32.573 i nuovi contagi su 218.216 tamponi, di cui 49.931 molecolari e 168.285 antigenici. Fortunatamente, fino a questo momento, la situazione dell’occupazione degli ospedali è sotto controllo, ove tra l’altro stanno diminuendo le persone ricoverate in terapia intensiva.

La situazione comunque continua a preoccupare i virologi, e molti esperti stanno invitando la calma prima di aprire tutto. Tra i più scettici al libera tutti troviamo Walter Ricciardi, il consulente del ministro Roberto Speranza, ove afferma che molto probabilmente tra giugno e luglio potrebbe esserci una nuova ondata e per questo motivo bisogna andarci coi piedi di piombo.

Le parole di Andrea Crisanti

Intervistato da “AdnKronos Salute” Andrea Crisanti non nasconde la sua preoccupazione: Omicron 2 è contagiosissima. Basta guardare quello che sta succedendo in Cina per capire che il contenimento delle infezioni e della trasmissione del virus con questa sottovariante, la BA.2, non si può fare. La politica zero Covid non esiste, è impraticabile”.

L’esperto dichiara che questa nuova variante di Omicron 2 ha un contagio R0 di 12, ritenendo che sia inutile portare questo valore a 10. Il suo scopo quindi, al momento, resta soltanto uno: “Se una persona non è vaccinata o è fragile, Omicron 2 dà malattia severa. Ecco perché è cruciale proteggere i fragili, perché oggi le vittime del virus sono in particolare loro”.

Non si sbilancia su una possibile quinta ondata o meno, ma per Andrea Crisanti il Governo ha sbagliato nel decidere di non riaprire tutto, perché lui lo avrebbe già fatto nel mese di gennaio. Per l’esperto molto probabilmente nei prossimi giorni dovrebbero aumentare le persone ricoverate in terapia intensiva, ma dichiara che con un virus di tale contagiosità non funziona nessuna misura parziale.

Quindi, non esistendo nessuna misura parziale, per l’esperto l’unica soluzione è: “Aprire tutto e proteggere i vulnerabili. L’alternativa ce l’abbiamo ed è questa. Aspettando è successo che le persone che si infettano adesso di fatto sono più vulnerabili, perché è passato più tempo dalla vaccinazione e dall’ultima volta che si sono infettati”.

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