Covid-19, avvertimento OMS: "Non usciremo dalla pandemia nel 2021"

L'agenzia Onu con sede a Ginevra ritiene che si debba aumentare il ritmo delle vaccinazioni, entro quest'anno si potrebbero ridurre di molto le ospedalizzazioni e i decessi, facendo così vivere una vita più tranquilla alle persone. "Siamo tutti stanchi".

Covid-19, avvertimento OMS: "Non usciremo dalla pandemia nel 2021"

“Non è realistico ed è prematuro pensare di poter porre fine alla pandemia entro la fine dell’anno”. Queste sono le parole di Michael Ryan, capo delle emergenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel consueto briefing dell’agenzia Onu ha sottolineato di come la fine dell’epidemia a livello globale sia ancora lontana, per cui ci sarà bisogno di fare sacrifici almeno per tutto il 2021. Il briefing è stato tenuto due giorni addietro a Ginevea, sede della stessa OMS. Per l’agenzia delle Nazioni Unite c’è ancora troppa differenze nelle vaccinazioni tra i paesi più ricchi e quelli più poveri, una situazione che consente al Covid-19 ancora di circolare.

“Capisco che siamo tutti stanchi, ma il controllo è nelle nostre mani, ci stiamo avvicinando alla luce alla fine del tunnel” – così ha commentato Ryan parlando davanti agli altri responsabili dell’Organizzazione. Nel mondo ci sono ancora numeri molto alti, nonostante in alcune nazioni, come Israele, ci si sta avvicinando a grandi pasi verso l’immunità di gregge. In Italia, invece, le vaccinazioni procedono a rilento e il Covid-19 continua a mietere vittime e contagi in tutte le nostre regioni, con punte di oltre 300 morti al giorno.

Michael Ryan: “Svolta con vaccini”

Per Michael Ryan la vera svolta per battere il virus è rappresentata dai vaccini. Sarebbe stato infatti già ampiamente dimostrato che lì dove sono disponibili molte dosi di siero anti Covid i ricoveri e i decessi stanno calando in modo considerevole. Per questo non è il momento di abbassare la guardia e lottare ancora tutti insieme affinché presto si esca dall’emergenza. Ma questo, per l’appunto, non avverrà entro la fine di quest’anno. 

Forse quindi solo nel 2022 potremo tornare ad una piena normalità, quando la maggior parte della popolazione dovrebbe essere vaccinata. “Se saremo intelligenti, potremo abbattere i ricoveri e le morti e dunque la tragedia associata alla pandemia” – così Michael Ryan durante il briefing tenuto presso l’Oms a Ginevra. Con queste parole Ryan ha voluto rassicurare la popolazione che entro quest’anno la situazione potrebbe normalizzarsi, ma comunque sembra escluso un ritorno in tempi brevi alla situazione pre Covid.

Le autorità sanitarie sono preoccupate soprattutto dalle varianti del Sars-CoV-2, alcune delle quali, come quella inglese, sarebbero molto più contagiose del ceppo originario partito dalla Cina. Su queste ultime si discute se siano o meno resistenti agli anticorpi prodotti naturalmente dai guariti o a quelli prodotti con i vaccini.

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