Covid-19, Andrea Crisanti: "Nel 98% dei casi muoiono persone fragili e vaccinate, non i no-vax"

Intervistato da David Parenzo e Concita De Gregorio nella trasmissione "In onda" su LA7, Andrea Crisanti fa un bilancio sulla situazione legata al Covid-19.

Covid-19, Andrea Crisanti: "Nel 98% dei casi muoiono persone fragili e vaccinate, non i no-vax"

In questi giorni Andrea Crisanti, microbiologo, accademico e divulgatore scientifico, ha rilasciato un’importante intervista sulla nuova variante Omicron 5. Per il professore l’unica soluzione al momento sarebbe quello di far circolare il virus, rendendo l’infezione un nuovo “vaccino” per contrastare il Covid-19.

L’unica fascia da proteggere, sempre secondo il professor Crisanti, resta quella dedicata alle persone più fragili. Qui però si dichiara deluso per come si sta comportando il Governo Draghi ed i suoi esperti, dal momento che la campagna dedicata a queste persone per difenderle dal contagio non è stata sufficiente.

Le ultime dichiarazioni di Andrea Crisanti

Intervistato a LA7 nella trasmissione “In onda“, condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, il professore ribadisce nuovamente l’importanza di proteggere i più fragili: “Bisogna prendere delle misure ad hoc per proteggere i fragili. E ce ne sono tante, in primis si deve spiegare ai fragili che devono continuare a usare la mascherina. La devono usare loro e coloro che li accudiscono”.

Si parla, come riportato testualmente dal sito del “Corriere“, dell’aumento dei contagi e sulla questione delicata dedicata alle persone che hanno deciso di non vaccinarsi contro il virus: “Dobbiamo proteggere i fragili, perché chi muore ogni giorno non sono i no vax, ma nel 98% dei casi sono persone fragili e vaccinate. Non abbiamo avuto il coraggio di dire sin dall’inizio che i 160 morti al giorno non erano no vax, ma persone vaccinate e fragili. La vera priorità di questa epidemia sono i vaccinati fragili”.

Insistendo sull’argomento delle persone fragili, Crisanti ribadisce nuovamente come sia sbagliato mandare a lavorare queste persone mentre il virus sta circolando in maniera così repentina. Per questo motivo invita chi di dovere a prendere nuovi provvedimenti, invitando poi le persone che si trovano in questa categoria a indossare la mascherina nei luoghi affollati.

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