Covid-19, Andrea Crisanti: "Le varianti si sviluppano sotto la pressione dei vaccinati. Ora proteggono di più i guariti"

Per il microbiologo Andrea Crisanti la scelta più saggia da fare sarebbe quella di far circolare la nuova variante di Omicron 5, proteggendo solamente le persone più fragili.

Covid-19, Andrea Crisanti: "Le varianti si sviluppano sotto la pressione dei vaccinati. Ora proteggono di più i guariti"

In una recente intervista Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ha rivelato che sarebbe molto importante che Omicron 5, la nuova variante del Covid-19 segnalata per la prima volta a inizio 2022 in Sudafrica, circoli ma proteggendo i soggetti fragili, facendo in modo che la nuova ondata possa diventare una nuova vaccinazione di massa.

Per Crisanti, come riportato testualmente dal sito “Open“, la maggior parte delle persone attualmente si stanno contagiando diventando così protette dalla nuova variante del virus: “Poi emerge una nuova variante Covid e si ricomincia. Ora, paradossalmente, ci proteggono più i guariti dei vaccinati.

Successivamente spiega perché i vaccinati si stiano contagiando più dei no-vax: “Le varianti si sviluppano sotto la pressione delle persone vaccinate, che sono la maggioranza. Il vaccino è una barriera contro il virus, che genera varianti in maniera casuale. Se c’è una variante in grado di infettare i vaccinati si ritrova avvantaggiata, è l’abc della genetica. I non vaccinati non sono un ostacolo per il virus, il vero ostacolo sono i vaccinati. Ovviamente ci tiene a ribadire come si possano infettare anche le persone che hanno deciso di loro spontanea volontà non vaccinarsi contro il Covid.

La soluzione, detta più volte in passato da Andrea Crisanti, è una sola: “Ho sempre sostenuto l’idea di lasciare che il virus circolasse tra le persone che non avrebbero avuto complicazioni, proteggendo però i fragili. È scandaloso che in Italia la quarta dose per i fragili abbia un’adesione scarsissima, molto inferiore all’Inghilterra e ad altri Paesi. Ma la quarta dose non risolve tutto”. 

Per proteggere le persone più fragili per il microbiologo servirebbe una campagna rivolta esclusivamente a loro, ove bisognerebbe invitare queste persone a indossare la mascherina nei luoghi più affollati, farli lavorare a casa e aiutarli se indigenti.

Infine chiede l’immediata rimozione dal mercato dei tamponi fai da te, rivelando che sono un disastro su tutta la linea e non sono utili neanche per quante persone sono positive, dichiarando come molti non si denunciano o lo fanno solo quando hanno sintomi gravi.

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