Coronavirus, le nuove disposizioni del CTS per tamponi e quarantena

La situazione Coronavirus in Italia non accenna a migliorare e il Cts, nella giornata di domenica 11 ottobre 2020, ha rilasciato nuove disposizioni circa tamponi e quarantena.

Coronavirus, le nuove disposizioni del CTS per tamponi e quarantena

I contagi da Coronavirus in Italia sono in continuo aumento e, sebbene non raggiungano ancora i numeri di altri Paesi europei, il Cts ha deciso di intervenire sulla gestione dei tamponi e della quarantena. In attesa del prossimo incontro, infatti, il Comitato avrebbe deciso di ridurre il periodo di quarantena spiegando che, per ritornare al contesto sociale dopo la malattia, sarà sufficiente un solo tampone negativo; novità anche per gli asintomatici che, pur con un tampone ancora dall’esito positivo, potranno tornare ad uscire dopo 21 giorni.

Durante il Comitato tecnico scientifico della giornata di domenica 11 ottobre 2020, fa sapere il ministro della Salute Roberto Speranza alla trasmissione Rai Che tempo che fa, si sarebbe discusso dei tempi della quarantena: “I contatti dei casi positivi devono stare in quarantena. Fino a ieri era una quarantena di 14 giorni“. Stando a quanto emerso dall’intervista, però, i giorni potrebbero ridursi a 10 poichè, dopo tale periodo, il rischio si presenterebbe come molto basso. Per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti positivi, quindi, il Cts, prevederebbe un periodo di isolamento fiduciario pari a 10 giorni e un tampone antigenico o molecolare.

Tamponi anche da medici di base e pediatri

Il Comitato tecnico scientifico avrebbe anche dato indicazioni perchè anche i pediatri ed i medici di base possano effettuare i tamponi per la diagnosi del Coronavirus; tale decisione, fanno sapere gli esperti, sarebbe stata dettata anche dalla necessità di ridurre le file ai drive-in.

“Il Cts ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta” evidenziano gli specialisti, specificando che il loro contributo nella esecuzione dei tamponi potrà sostenere il sistema sanitario nel Paese. Il Cts, inoltre, sottolinea la necessità dell’identificazione tempestiva dei soggetti positivi, così come la restituzione della libertà ai pazienti diagnosticamente guariti.

Infine, stando a quanto dichiarato dagli specialisti circa l’ultimo Comitato, gli asintomatici che continuano non negativizzarsi concluderanno comunque il periodo di quarantena dopo 3 settimane. “Nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione” concludono. 

Continua a leggere su Fidelity News