Coronavirus, gli effetti sul nostro organismo

Mentre le infezioni da Coronavirus proliferano in tutto il mondo, c'è ancora tanta confusione sul modo in cui il virus infetta e attacca il corpo umano. Ecco le spiegazioni del prof. William Schaffner, del Centro Medico dell'Università Vanderbilt, Stati Uniti.

Coronavirus, gli effetti sul nostro organismo

Mentre le infezioni da Coronavirus proliferano in tutto il mondo, c’è ancora tanta confusione sul modo in cui il virus infetta e attacca il corpo umano. Ecco cosa sappiamo. Anche se sono ancora tanti i dubbi su questo nuovo virus, sappiamo che è apparso per la volta nel dicembre del 2019 nella città di Wuhan, capitale della provincia di Hubei, in Cina, e provoca una sindrome respiratoria acuta grave denominata COVID-19.

Come gli altri coronavirus, il Covid-19 è un virus a trasmissione aerea. Si trasmette unicamente da uomo ad uomo, generalmente attraverso le goccioline che i portatori espellono quando tossiscono, starnutiscono o parlano. Queste secrezioni contengono particelle virali che possono raggiungere persone vicine o depositarsi su oggetti o superfici. Se qualcuno tocca le superfici contaminate e dopo porta le mani agli occhi, naso o bocca, l’agente patogeno trova una via per entrare nell’organismo. Inoltre, sul sito del ministero della salute viene indicato che il contagio attraverso le feci è raro e che, pur escludendo la trasmissione tramite gli alimenti, il rispetto delle basilari norme igieniche è molto importante.

Secondo gli esperti le principali misure da adottare per prevenire l’infezione sono: lavarsi le mani frequentemente: il lavaggio di almeno 20 secondi con acqua e sapone è in grado di eliminare i patogeni presenti nella mani e rompere così la possibile trasmissione del virus, così come l’utilizzo di una soluzione idroalcolica (con almeno 60% di alcool); indossare mascherine e guanti e evitare il contatto con persone contagiate dal virus.

Sintomi ed effetti sull’organismo

Anche i sintomi della malattia sono noti: febbre, tosse secca e stanchezza, sono i principali, ma secondo quanto riportato nella pagina informativa dell’Oms, alcuni pazienti possono accusare anche dolori, congestione nasale, mal di gola e diarrea. Ma quali sono esattamente gli effetti del coronavirus sul corpo umano?

Il coronavirus è principalmente un virus respiratorio“, spiega a BBC Mundo William Schaffner, professore di medicina preventiva e malattie infettive del Centro Medico dell’Università Vanderbilt, negli Stati Uniti. Per questo motivo, inizia infettando la gola. “Quando il virus entra nel nostro corpo, che sia dagli occhi, dalla bocca o dal naso, attacca le cellule della mucosa nasale o orale”, dice l’esperto. Grazie alla sua proteina S, il Coronavirus può penetrare le membrane di queste cellule, “e una volta dentro inizia a dare l’ordine di produrre nuovi virioni”. Essendo un’entità non cellulare, questo è l’unico modo attraverso il quale il virus può moltiplicarsi. I vironi poi escono dalla cellula ospite, la distruggono e iniziano ad infettare altre cellule.​

Quando il corpo si rende conto della presenza del virus attiva una risposta infiammatoria per cercare di combatterlo”, spiega Schaffner. “Per questo iniziamo a sentire mal di gola e naso chiuso”. Il virus si dirige verso i bronchi dove provoca infiammazione, facendoci tossire. Intanto “la risposta infiammatoria aumenta perché il corpo sta lottando contro il virus, e di conseguenza appare la febbre“, ha aggiunto Schaffner. E’ questo il momento in cui iniziamo a sentirci male e a perdere l’appetito.

Il problema non è solo l’infezione, ma il modo in cui il nostro organismo risponde“, spiega a BBC Mundo Kalpana Sabapathy, epidemiologa della Scuola di Igiene e Medicina tropicale a Londra. “Per evitare che l’infezione aggredisca le nostre cellule, il nostro corpo produce sostanze chimiche molto aggressive“. Nel caso della polmonite, il virus congestiona i piccolissimi sacchi posti alle estremità dei nostri polmoni (alveoli), che in condizioni di normalità permettono l’interscambio gassoso attraverso il quale l’ossigeno arriva al sangue, e quindi al resto del corpo.

Ma se questi sacchi sono pieni d’infezione, c’è meno spazio per l’aria“, spiega Sabapathy. E se il cuore non riceve abbastanza ossigeno attraverso il flusso sanguigno non funziona. Si può anche dire che la risposta del nostro organismo può essere tanto potente da finire per danneggiare il tessuto dove il virus si è annidato. “Lo chiamiamo danno collaterale. E ciò che può succedere quando la risposta infiammatoria è talmente esagerata che va a sommarsi alla polmonite“, ha concluso Sabapathy.

Continua a leggere su Fidelity News