Completato l’atlante delle interazioni geniche: è online, a disposizione degli scienziati

Un gruppo di ricercatori, coordinati dal Scda, ha reso disponibile online un atlante delle interazioni genetiche: un prezioso strumento per i ricercatori di tutto il mondo

Completato l’atlante delle interazioni geniche: è online, a disposizione degli scienziati

Indagare le relazioni tra malattie molto distanti tra loro, come l’ipertensione, l’obesità e il diabete, e scoprire degli insospettabili punti di contatto. Tra i risultati di questi studi, il più importante è quello della realizzazione di un atlante delle interazioni tra i geni, pubblicato su Nature Genetics, e frutto di un lavoro tra vari istituti americani.

Quest’atlante – a cui ha collaborato anche l’italiana Emanuela Ricciotti, farmacologa dell’università della Pennsylvania – è formato da 144 tavole, in base ai tessuti e alle tipologie del corpo, ed è stato composto rielaborando circa 40mila esperimenti relativi a circa 14mila pubblicazioni, e riadattandoli ai nuovi modelli statistici e agli strumenti della bioinformatica.

La vicedirettrice del Scda, l’ente che ha coordinato gli studi, la dottoressa Olga Troyanskaya, spiega i vantaggi di questo atlante: “I ricercatori possono sfruttare queste reti e i meccanismi che le sottendono per osservare l’azione dei farmaci, e i relativi effetti collaterali nei tessuti più rilevanti per la malattia oggetto dei loro studi”.

Uno strumento prezioso per gli scienziati, che possono così studiare le complesse reti di geni presenti nel corpo umano. Il punto cruciale è che le cellule umane hanno quasi tutte la stessa sequenza di Dna; ciò che le differenzia è appunto il diverso modo di utilizzare il codice genetico, in base alla loro funzione e alla loro ‘natura’ (sane o malate, ad esempio).

Lo scopo manifesto di questo atlante è, infatti, quello di identificare nuovi geni alla base delle patologie. Proprio a questo scopo, i ricercatori hanno deciso di rendere l’atlante genetico disponibile online tramite un server interattivo (“Giant”, Genome-scale integrated analysis of network in tissues). “Sono tempi eccitanti per la ricerca biologica: credo che siamo ancora agli inizi dello sviluppo di nuovi modi di pensare i network biologici e il loro controllo”, ha affermato Leslie Greengard, il direttore del Scda.

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